Articoli su Libia

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Hillary Clinton ha dichiarato davanti la commissione legislativa per gli eventi di Bengasi

Hillary Clinton giustificò energicamente i suoi antecedenti prima, durante e dopo gli attacchi di Bengasi durante l’investigazione diretta dai legislatori repubblicani sugli attacchi letali in Libia nel 2012, nella speranza di lasciare indietro il peggiore episodio del suo adempimento come segretaria di Stato e togliere un ostacolo alle sue aspirazioni presidenziali.

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La strategia del golpe continuo: intervista al prof. Juan Miguel Diaz Ferrer

Abbiamo incontrato a Ravenna, in occasione del terzo incontro della rete Caracas Chiama, il professore Juan Miguel Díaz Ferrer, docente di filosofia all’università pubblica di Mosca e all’istituto superiore di Relazioni Intenazionali de La Habana, che nel suo intervento ha mostrato come queste manifestazioni non sono state affatto pacifiche, ma piuttosto si sono caratterizzate come rivolte violente, chiamate Guarimbas, che hanno avuto come obiettivo militanti e politici chavisti, istituzioni pubbliche e anche normali cittadini.

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Nebbioso assunto

David Petraeus

Confezionato inizialmente come una volgare telenovela di infedeltà che tanto normalmente si attizza nei mass media statunitensi, il caso di Petraeus ha navigato in poco tempo attraverso tante diverse variabili di versioni come i vuoti senza coperchio di questa storia.

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Massacro in città libica di Bani Walid

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La città libica di Bani Walid è stata presa dall’Esercito, secondo varie relazioni contraddittorie ricevute dal canale Rusia Today. Il sito digitale della televisione assicura che circa 600 persone sono probabilmente morte nei combattimenti del mercoledì e più di 1.000 sono state ricoverate in ospedale.

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Libia sempre di più vicino ad una guerra civile

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Circa 16 persone sono morte questo sabato, assassinate da nuovi confronti tra differenti tribù nel sud della Libia, informarono fonti ufficiali e mediche. Un medico dell’ospedale di Sebha, in effetti, affermò che circa “8 persone persero la vita ed altre 50 risultarono ferite”, mentre una fonte di un gruppo tribale ha riportato la morte di “altre 8 persone.”

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I “diritti umani” nella nuova Libia: assassinano presentatrice di televisione a favore di Gheddafi

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Hala Misrati, la presentatrice della televisione libica che saltò alla fama per la sua entusiasta propaganda a beneficio di Muamar El Gheddafi e per la sua difesa radicale del suo regime davanti alle telecamere, è stata assassinata in un carcere della Libia. Il suo nome si unisce a quello di molte altre vittime della violenza commessa dalle milizie che, dopo la caduta e morte di Gheddafi, dominano il paese davanti all’impotenza del governo.

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Figlio di Gheddafi dalla prigione: “Non ho avuto accesso ad un avvocato”

Figlio di Gheddafi

È la prima intervista di Saif al Islam concessa dalla prigione. Un assessore di Human Rights Watch, Fred Abrahams, ha avuto accesso al figlio di Gheddafi ed ascoltò di prima mano i dettagli di come funzionano le cose in Libia dopo “l’intervento umanitario.”

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Tribunale Internazionale non vede l’urgenza di un’investigazione sulla morte di Gheddafi

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La procura del tribunale che dipende dall’ONU informò che non investigherà in forma imminente la morte dell’assassinato leader libico Muamar El Gheddafi, giustiziato dopo essere stato catturato da soldati del Consiglio Nazionale di Transizione (CNT) nell’ottobre scorso. Inoltre, l’organismo indicò che stava aspettando che le autorità libiche, ora occupate dal CNT, avanzino per rischiarare questo assassinato.

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Il ruolo genocida della NATO (Quinta parte)

Il ruolo genocida della NATO (Quinta parte)

“Come alcuni conoscono, nel settembre del 1969, Muammar Al-Gheddafi, un militare arabo beduino di peculiare carattere e ispirato alle idee del leader egiziano Gamal Abdel Nasser, promosse nel seno delle Forze Armate un movimento che fece cadere il Re Idris I della Libia, un paese desertico quasi nella sua totalità e con una scarsa popolazione, situato al nord dell’Africa, tra la Tunisia e l’Egitto.”

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La Libia soffre il furto di 10.000 antichità di valore incalcolabile

Monete del Tesoro del Bengasi

La Libia ha perso una collezione unica di patrimonio culturale e storico, i chiamati ‘Tesori di Bengasi ‘. Alcuni delinquenti sono riusciti ad introdursi nella Banca Commerciale Nazionale della Libia e rubare migliaia di monete d’oro ed argento che risalgono all’epoca greca, ed altre antichità che potrebbero essere l’orgoglio di qualsiasi museo del mondo.