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Articoli su Libia
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Angelo Del Boca, storico del colonialismo e biografo di Gheddafi: «Decisivi i ribelli del Gebel»
Lo storico Angelo Del Boca: «Dopo il caos di Bengasi, la svolta militare grazie ai rivoltosi della montagna. E ora l’Italia non avrà più i vantaggi di prima». Abbiamo rivolto alcune domande sul precipitare del regime libico ad Angelo Del Boca, storico del colonialismo italiano e biografo di Gheddafi.
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Una «vittoria» timbrata dagli aerei Nato
Una foto pubblicata dal New York Times racconta, più di tante parole, ciò che sta avvenendo in Libia: mostra il corpo carbonizzato di un soldato dell’esercito governativo, accanto ai resti di un veicolo bruciato, con attorno tre giovani ribelli che lo guardano incuriositi. Sono loro a testimoniare che il soldato è stato ucciso da un raid Nato.
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Libia: sui rossobruni e sulla sinistra acritica su Gheddafi, ottimi articoli di Mazzetta e Moscato
La mia mattinata juarense è stata rallegrata da due articoli che vorrei aver scritto di persona firmati il primo da Mazzetta e il secondo da Antonio Moscato e che invito a leggere. Li completo col manifesto di un gruppo neofascista nell’immagine, e totalmente inventato nella citazione, pubblicato nell’articolo di Mazzetta, che è assolutamente funzionale a comprendere l’attuale situazione.
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Saif Al Islam e la disinformazione al potere
Alla fine anche Repubblica ha ceduto e ammette quello che alcuni media più seri (tra i quali il quotidiano spagnolo Público e Telesur) sostenevano da ore, ovvero che la notizia della cattura del figlio di Gheddafi Saif Al Islam era falsa, così come è francamente ridicolo che Gheddafi possa aver mai ordinato a dei cecchini di sparare sui bambini di Tripoli. E’ oramai la disinformazione al potere.
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La sconsiderata offensiva della NATO in Libia
Sono stati così tante in questi giorni le operazioni di propaganda della NATO e del suo codazzo di mezzi di “informazione” nella sua guerra in Libia (che, secondo l’ONU, non sarebbe dovuta entrare nel conflitto) che si è ignorato un fatto gravissimo: la madre di tutte le bugie, l’invisibile verità che risplende e che con un sol colpo smentisce tutte le false intenzioni democratiche delle potenze capitaliste della NATO e dei suoi pochi sodali non africani, selezionati tra i più retrogradi, reazionari e medievali del Medio Oriente.
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Capitale libica sotto bombardamenti della NATO
Da mezza settimana portavoci dell’auto-denominato Consiglio Nazionale di Transizione (CNT) si aggiudicano importanti conquiste territoriali nelle zone di Bazh, Gananat ed Ahamada, come a Zlitane, ma i portavoci ufficiali libici li smentiscono. Ugualmente assicurarono che stringono il cerchio su Tripoli, mentre funzionari statunitensi affermarono che i giorni di Gheddafi sono contati.
Un Fuoco Che Può Bruciare Tutti
Si può essere o meno d’accordo con le idee politiche di Gheddafi, ma l’esistenza della Libia come stato indipendente e membro delle Nazioni Unite, non lo può discutere nessuno. Però il mondo non è ancora giunto a quello che, dal mio punto di vista, costituisce oggi una questione elementare per la sopravvivenza della nostra specie: l’accesso di tutti i popoli alle risorse materiali di questo pianeta. Non ne esiste un altro nel Sistema Solare che possieda le più elementari condizioni della vita che conosciamo.
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Muoiono 13 ribelli libici abbattuti dalla NATO
Al meno 13 ribelli sono morti oggi vicino a Brega abbattuti dagli aeroplani della NATO, confermarono poco dopo fonti insorte che i suoi leader reclamarono a questa coalizione di intensificare i bombardamenti per debilitare l’Esercito libico. Una notizia attribuita agli insorti segnalò che gli aeroplani dell’alleanza atlantica spararono per apparente errore contro carri armati vicino alla città petrolifera di Brega ed ammazzarono per lo meno a 13 irregolari, oltre a causare ferite ad una decina.
La guerra fascista della NATO
Non bisogna essere indovino per sapere che quanto ho previsto con molta precisione in tre Riflessioni pubblicate nel sito Web CubaDebate, fra il 21 febbraio ed il 3 marzo: “Il piano della NATO è occupare Libia”, “Danza macabra di cinismo”, e “La Guerra inevitabile della NATO”. Nemmeno i leader fascisti della Germania e dell’Italia furono così svergognati a causa della Guerra Civile Spagnola scatenata nel 1936, un episodio che forse molti hanno ricordato in questi giorni.