Articoli su NATO

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Cinismo Genocida (Prima Parte)

Cinismo Genocida (Prima Parte)

Nessuna persona saggia, in particolare coloro che hanno avuto accesso alle conoscenze elementari che si acquisiscono in una scuola primaria, può trovarsi d’accordo che la nostra specie, in particolare i bambini, gli adolescenti o i giovani, siano privati oggi, domani e per sempre del diritto di vivere. Nella loro arrischiata storia, non è mai successo agli esseri umani, persone dotate d’intelligenza, di conoscere una simile esperienza. Mi sento in dovere di trasmettere a chi si prende il disturbo di leggere queste riflessioni il criterio che tutti, senza eccezione, siamo obbligati a creare una coscienza sul rischio che l’umanità sta correndo inesorabilmente verso una catastrofe definitiva e totale, quale conseguenza delle decisioni irresponsabili di politici a cui il caso, più che il talento o il merito, ha posto nelle mani il destino dell’umanità.

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Il ruolo genocida della NATO (Quinta parte)

Il ruolo genocida della NATO (Quinta parte)

“Come alcuni conoscono, nel settembre del 1969, Muammar Al-Gheddafi, un militare arabo beduino di peculiare carattere e ispirato alle idee del leader egiziano Gamal Abdel Nasser, promosse nel seno delle Forze Armate un movimento che fece cadere il Re Idris I della Libia, un paese desertico quasi nella sua totalità e con una scarsa popolazione, situato al nord dell’Africa, tra la Tunisia e l’Egitto.”

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IL RUOLO GENOCIDA DELLA NATO (quarta parte)

IL RUOLO GENOCIDA DELLA NATO (quarta parte)

“A differenza di quello che accade in Egitto e Tunisia, la Libia occupa il primo posto nell’Indice di Sviluppo umano in Africa ed ha la più alta speranza di vita del Continente. L’educazione e la salute ricevono una speciale attenzione dallo Stato. Il livello culturale della sua popolazione è senza dubbi più alto. I suoi problemi sono di altro carattere. […] Il paese necessita di abbondante forza lavoro straniera per realizzare ambiziosi piani di produzione e sviluppo sociale.”

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IL RUOLO GENOCIDA DELLA NATO (Terza parte)

IL RUOLO GENOCIDA DELLA NATO (Terza parte)

“Grazie al tradimento di Sadat a Camp David, lo Stato arabo palestinese non è potuto esistere, nonostante gli accordi dell’ONU del novembre del 1947, ed Israele si è trasformato in una forte potenza nucleare alleata agli Stati Uniti ed alla NATO. “Il Complesso Militare Industriale degli Stati Uniti ha fornito ogni anno decine di miliardi di dollari ad Israele ed agli stessi stati arabi sottomessi ed umiliati da questo paese.

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IL RUOLO GENOCIDA DELLA NATO (SECONDA PARTE)

IL RUOLO GENOCIDA DELLA NATO (SECONDA PARTE)

“Si potrà essere o no d’accordo con Gheddafi. Il mondo è stato invaso da ogni genere di notizie, utilizzate soprattutto dai mezzi d’informazione di massa. Bisognerà aspettare il tempo necessario per conoscere con rigore quanto c’è di verità o di menzogna, nel miscuglio di fatti di ogni tipo avvenuti in Libia nel mezzo del caos. Ciò che per me è assolutamente evidente è che il Governo degli Stati Uniti non è assolutamente preoccupato della pace in Libia e non esiterà nel dare alla NATO l’ordine d’invadere questo ricco paese; chissà sia questione di ore o di pochissimi giorni.

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IL RUOLO GENOCIDA DELLA NATO

IL RUOLO GENOCIDA DELLA NATO

Questa brutale alleanza militare si è trasformata nel più perfido strumento di repressione che la storia dell’umanità abbia mai conosciuto. La NATO ha assunto questo ruolo repressivo globale subito dopo che l’URSS, che era servita agli Stati Uniti come pretesto per crearla, smise d’esistere. Il suo criminale proposito divenne evidente in Serbia, un paese d’origine slava, il cui popolo lottò eroicamente contro le truppe naziste nella Seconda Guerra Mondiale.

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Libia in immagini: “Sopravvivrò ai miei boia”

Libia, esisto (Sirte, agosto 2011)

L’Unione dei Giornalisti di Cuba (UPEC) inaugurò questo venerdì l’esposizione “Sopravvivrò ai miei boia”, trenta foto captate dal giornalista cubano Rolando Segura durante la sua missione come corrispondente di TeleSur in Libia, una testimonianza straziante delle vittime della guerra della NATO in questo paese, ed anche, della speranza che spuntava tra le rovine delle case, gli ospedali e le scuole bombardate.
Segua ha raccontato che le immagini si dovevano ai suoi lettori nel suo blog e nelle reti sociali, che le richiedevano continuamente, in questi spazi a volte più immediati della trasmissione televisiva. “L’idea mi entusiasmò ed uscii sempre sulla strada accompagnato da una macchina fotografica”, ha affermato.

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I dieci miti che hanno più inciso sulla guerra contro la Libia

Libia

Una vittoria per il popolo libico? Dal momento che il colonnello Gheddafi ha perso il suo potere militare nella guerra contro la NATO e contro gli insorti / ribelli / nuovo regime, numerosi mezzobusti televisivi hanno preso a celebrare questa guerra come un “successo”. Costoro ritengono che questa sia una “vittoria del popolo libico” e che tutti dovremmo festeggiare. Altri si gloriano della vittoria esaltando la “responsabilità di proteggere”, “l’interventismo umanitario”, e condannano la “sinistra antimperialista”.

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Gheddafi qualifica come farsa la situazione libica e promette resistere

Libia, bombardamenti della NATO

Muamar El Gheddafi qualificò oggi come una farsa la situazione creata in Libia ed assicurò che i bombardamenti della NATO non dureranno, perché il modello di governo popolare che è stato creato non può essere abbattuto. In un nuovo messaggio di audio da un luogo sconosciuto della Libia diffuso dal canale siriano Ar Rai, Gheddafi elogiò la resistenza dei suoi seguaci di fronte alle forze ribelli che sono appoggiate dagli attacchi della NATO. “Quello che sta succedendo nel paese è solo una farsa, grazie ai bombardamenti aerei che non dureranno per sempre”, rimarcò per poi aggregare che non si rallegrino né credano che il Governo è stato abbattuto e che un altro si impone con attacchi aerei e marittimi.

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Fidel Castro: Dove ci porterebbe la nuova e insostenibile dottrina della NATO?

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Può essere questa la soluzione civile di simili problemi? Si potrebbe assicurare che ciò non ci porterebbe ad un conflitto nucleare? Dove ci porterebbe la nuova e insostenibile dottrina della NATO?