Articoli su NATO

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L’insostenibile Posizione Dell’impero

L’insostenibile Posizione Dell’impero

Nessuno può assicurare che nella sua agonia l’impero non trascini l’essere umano alla catastrofe. Come si sa, finché la nostra specie esisterà, ogni persona ha il sacro dovere d’essere ottimista. Un’altra condotta non sarebbe eticamente ammissibile. Ricordo bene che un giorno, quasi 20 anni fa, dissi che una specie era in pericolo d’estinzione: l’uomo. Davanti ad un selezionato gruppo di governanti borghesi adulatori dell’impero, tra cui il tedesco Helmut Kohl, d’immensa mole ben alimentata, ed altri dello stesso tipo che facevano coro a Bush padre – meno tenebroso ed alienato di suo figlio W. Bush -, non ho potuto esimermi dall’esprimere con la maggiore sincerità possibile quella verità che vedevo molto reale, sebbene ancora lontana dall’attuale.

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Muoiono 13 ribelli libici abbattuti dalla NATO

Ribelli libici

Al meno 13 ribelli sono morti oggi vicino a Brega abbattuti dagli aeroplani della NATO, confermarono poco dopo fonti insorte che i suoi leader reclamarono a questa coalizione di intensificare i bombardamenti per debilitare l’Esercito libico. Una notizia attribuita agli insorti segnalò che gli aeroplani dell’alleanza atlantica spararono per apparente errore contro carri armati vicino alla città petrolifera di Brega ed ammazzarono per lo meno a 13 irregolari, oltre a causare ferite ad una decina.

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La guerra fascista della NATO

La guerra fascista della NATO

Non bisogna essere indovino per sapere che quanto ho previsto con molta precisione in tre Riflessioni pubblicate nel sito Web CubaDebate, fra il 21 febbraio ed il 3 marzo: “Il piano della NATO è occupare Libia”, “Danza macabra di cinismo”, e “La Guerra inevitabile della NATO”. Nemmeno i leader fascisti della Germania e dell’Italia furono così svergognati a causa della Guerra Civile Spagnola scatenata nel 1936, un episodio che forse molti hanno ricordato in questi giorni.

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L’alleanza Egualitaria

L’alleanza Egualitaria

All’imbrunire di sabato 19, dopo un copioso banchetto, i leader della NATO hanno ordinato l’attacco contro la Libia. Naturalmente, non poteva succedere nulla senza che gli Stati Uniti reclamassero il loro irrinunciabile ruolo di capo supremo. Dal posto di comando europeo di quell’istituzione, un ufficiale superiore ha annunciato l’inizio di “Odissey Dawn”.

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Libia, la Norvegia se ne va e i francesi ammettono di bombardare a caso

Libia

Chi ha il comando delle operazioni, sempre i francesi, intanto non hanno più chiaro perché sono lì. Alle 18.01 per un’ANSA infatti il colonnello francese Thierry Burkhardt, portavoce dei volenterosi, ha dichiarato: “è una situazione estremamente complessa e difficile”: il problema è che i caccia della coalizione non sono capaci (sic) di distinguere i veicoli della popolazione civile, dei ribelli, e delle forze fedeli al colonnello Muammar Gheddafi”. In pratica non sanno cosa fare e noi non capiamo cosa c’entri ciò con la no-fly-zone.