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Gli USA devono rinunciare ad aggredire Siria, afferma Putin

Il presidente russo, Vladimir Putin, ha sollecitato agli Stati Uniti di rinunciare a misure unilaterali di violenza contro Siria ed ha fatto notare che il Congresso nordamericano non ha facoltà per autorizzare un eventuale attacco.

Questa attribuzione è fuori dalla sua competenza, ha ricordato il mandatario in una Riunione del Consiglio Presidenziale della Russia per i diritti umani.

Nessun congresso può autorizzare così un attacco militare, ha enfatizzato il capo del Cremlino, secondo l’agenzia RIA Novosti.

Ha precisato lo statista che i congressisti nordamericani starebbero autorizzando un’aggressione nonostante ogni decisione di questo tipo al margine del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite costituisce un atto aggressivo, salvo la legittima autodifesa.

Ricordando che Damasco non attacca nessuno, il leader della Federazione Euroasiatica ha osservato che un’azione di forza da parte della Casa Bianca non costituirebbe un’azione difensiva.

Il mandatario ha aumentato il tono riferendosi ai dibattiti nel Congresso statunitense sulla Siria, affermando che si sta mentendo deliberatamente.

Si ascoltano menzogne in questa discussione come che in Siria non esistono membri di Al Qaeda, ha messo in chiaro.

Ha precisato che durante le sessioni un congressista ha domandato al sottosegretario, John Kerry, se Al Qaeda esiste nel paese arabo, ed il capo della diplomazia statunitense ha risposto di no.

Putin ha ricordato che il principale componente dell’opposizione violenta contro il governo del presidente Bashar al-Assad è quello del fronte Al Nusra, che riconosce essere una sezione di questa organizzazione terrorista.

“Sta mentendo e lo sa, è triste”, si è dispiaciuto il leader russo riferendosi all’atteggiamento di Kerry, secondo le fonti.

Russia conferisce un’importanza speciale al tema siriano, fatto che si evidenzia nell’intensa attività che Putin sviluppa negli ultimi giorni, la sua carovana si è fatta notare più di una volta all’alba al suo passaggio per la via centrale Kutuzovski, a Mosca.

Oggi il Primo Canale della televisione ha trasmesso una lunga intervista nella quale lo statista ha insistito nella necessità di aspettare come minimo i risultati delle investigazioni della commissione di ispettori dell’ONU sul supposto uso di armi chimiche.

Interrogato sulla collaborazione tecnico-militare con Siria, dove Mosca conserva nella base di Tartus, il suo unico punto logistico in territorio mediterraneo, il governante ha affermato che il suo paese ha somministrato a Damasco alcuni elementi del sistema antiaereo S-300.

Ha commentato, tuttavia, che queste consegne sono solo alcuni elementi, non sono concluse e per il momento sono sospese.

Il capo del Cremlino ha detto al Primo Canale che se si verificano violazioni delle norme internazionali da parte dei recettori di questo armamento tanto sensibile, Mosca penserà come agire nel futuro.

I complessi S-300 possiedono una portata tra cinque e 150 chilometri contro oggetti che volano ad un’altezza tra 10 e 27 mila metri.

I loro radar controllano simultaneamente 12 obiettivi, fatto che facilita che questo armamento spari contemporaneamente con efficacia contro sei bersagli. Ogni sistema S-300 può trasportare fino a 48 missili, secondo i manuali che regolamentano il loro impiego.

da Prensa Latina

traduzione di Ida Garberi

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