Articoli su Muamar El Gheddafi

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I “diritti umani” nella nuova Libia: assassinano presentatrice di televisione a favore di Gheddafi

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Hala Misrati, la presentatrice della televisione libica che saltò alla fama per la sua entusiasta propaganda a beneficio di Muamar El Gheddafi e per la sua difesa radicale del suo regime davanti alle telecamere, è stata assassinata in un carcere della Libia. Il suo nome si unisce a quello di molte altre vittime della violenza commessa dalle milizie che, dopo la caduta e morte di Gheddafi, dominano il paese davanti all’impotenza del governo.

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Figlio di Gheddafi dalla prigione: “Non ho avuto accesso ad un avvocato”

Figlio di Gheddafi

È la prima intervista di Saif al Islam concessa dalla prigione. Un assessore di Human Rights Watch, Fred Abrahams, ha avuto accesso al figlio di Gheddafi ed ascoltò di prima mano i dettagli di come funzionano le cose in Libia dopo “l’intervento umanitario.”

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Il ruolo genocida della NATO (Quinta parte)

Il ruolo genocida della NATO (Quinta parte)

“Come alcuni conoscono, nel settembre del 1969, Muammar Al-Gheddafi, un militare arabo beduino di peculiare carattere e ispirato alle idee del leader egiziano Gamal Abdel Nasser, promosse nel seno delle Forze Armate un movimento che fece cadere il Re Idris I della Libia, un paese desertico quasi nella sua totalità e con una scarsa popolazione, situato al nord dell’Africa, tra la Tunisia e l’Egitto.”

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IL RUOLO GENOCIDA DELLA NATO (SECONDA PARTE)

IL RUOLO GENOCIDA DELLA NATO (SECONDA PARTE)

“Si potrà essere o no d’accordo con Gheddafi. Il mondo è stato invaso da ogni genere di notizie, utilizzate soprattutto dai mezzi d’informazione di massa. Bisognerà aspettare il tempo necessario per conoscere con rigore quanto c’è di verità o di menzogna, nel miscuglio di fatti di ogni tipo avvenuti in Libia nel mezzo del caos. Ciò che per me è assolutamente evidente è che il Governo degli Stati Uniti non è assolutamente preoccupato della pace in Libia e non esiterà nel dare alla NATO l’ordine d’invadere questo ricco paese; chissà sia questione di ore o di pochissimi giorni.

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Gheddafi qualifica come farsa la situazione libica e promette resistere

Libia, bombardamenti della NATO

Muamar El Gheddafi qualificò oggi come una farsa la situazione creata in Libia ed assicurò che i bombardamenti della NATO non dureranno, perché il modello di governo popolare che è stato creato non può essere abbattuto. In un nuovo messaggio di audio da un luogo sconosciuto della Libia diffuso dal canale siriano Ar Rai, Gheddafi elogiò la resistenza dei suoi seguaci di fronte alle forze ribelli che sono appoggiate dagli attacchi della NATO. “Quello che sta succedendo nel paese è solo una farsa, grazie ai bombardamenti aerei che non dureranno per sempre”, rimarcò per poi aggregare che non si rallegrino né credano che il Governo è stato abbattuto e che un altro si impone con attacchi aerei e marittimi.

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Ribelli respingono lo spiegamento militare dell’ONU, aumentano offensiva

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Leader del Consiglio Nazionale di Transizione (CNT) ha rifiutato oggi un eventuale spiegamento di militare dell’ONU in Libia, mentre proseguono la loro offensiva armata e vaticinano che Muamar El Gheddafi cadrà in una settimana. In dichiarazioni a mezzi informativi in questa capitale, dirigenti del CNT assicurarono che le forze oppositrici, che una settimana fa presero il controllo di praticamente tutta Tripoli, con l’appoggio dell’aviazione della NATO non ha bisogno di aiuto esterno.

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L’Eurafrica di Sarkozy: La Libia come un Club Med

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La lotta per i cuori e le menti in Libia è quella tra due visioni in competizione dell’era post-Iraq: l’appello neoconservatore di Nicolas Sarkozy per l’”Eurafrica” contro la visione di Muammar Gheddafi di un’”Africa agli Africani”. Guidata dal panafricanismo di Gheddafi, la Libia è il paese più forte che si staglia sul cammino del progetto di Sarkozy per subordinare e ricolonizzare il continente africano a beneficio delle potenze industriali europee.

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Angelo Del Boca, storico del colonialismo e biografo di Gheddafi: «Decisivi i ribelli del Gebel»

Angelo Del Boca, storico del colonialismo e biografo di Gheddafi

Lo storico Angelo Del Boca: «Dopo il caos di Bengasi, la svolta militare grazie ai rivoltosi della montagna. E ora l’Italia non avrà più i vantaggi di prima». Abbiamo rivolto alcune domande sul precipitare del regime libico ad Angelo Del Boca, storico del colonialismo italiano e biografo di Gheddafi.

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Saif Al Islam e la disinformazione al potere

Saif Al Islam

Alla fine anche Repubblica ha ceduto e ammette quello che alcuni media più seri (tra i quali il quotidiano spagnolo Público e Telesur) sostenevano da ore, ovvero che la notizia della cattura del figlio di Gheddafi Saif Al Islam era falsa, così come è francamente ridicolo che Gheddafi possa aver mai ordinato a dei cecchini di sparare sui bambini di Tripoli. E’ oramai la disinformazione al potere.

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Capitale libica sotto bombardamenti della NATO

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Da mezza settimana portavoci dell’auto-denominato Consiglio Nazionale di Transizione (CNT) si aggiudicano importanti conquiste territoriali nelle zone di Bazh, Gananat ed Ahamada, come a Zlitane, ma i portavoci ufficiali libici li smentiscono. Ugualmente assicurarono che stringono il cerchio su Tripoli, mentre funzionari statunitensi affermarono che i giorni di Gheddafi sono contati.