Dal molo galleggiante de L’Avana Vecchia, accanto all’Alameda de Paula, è partita questa domenica alle dieci del mattino la carovana contro il bloqueo degli Stati Uniti, convocata dall’Unione dei Giovani Comunisti di Cuba (UJC) per unirsi al mondo nei giorni di solidarietà con l’Isola.
Oltre a ringraziare dozzine di paesi per aver dimostrato il loro sostegno contro l’assedio di Washington, l’UJC e l’Organizzazione dei pionieri José Martí celebrano con questa iniziativa i loro prossimi anniversari di fondazione che si svolgeranno il 4 aprile.
Secondo l’annuncio sui social network, sono avanzati sul lungomare de L’Avana fino alla Torreón de la Chorrera. A loro si sono uniti rappresentanti dei movimenti giovanili e delle organizzazioni studentesche.
L’UJC ha sollecitato il rispetto delle misure sanitarie e di sicurezza nell’attuale situazione epidemiologica.
Le carovane a sostegno dell’isola sono iniziate nove mesi fa nella città di Miami, negli Stati Uniti, e da allora ogni ultima domenica del mese aumentano i partecipanti.
Come ha affermato il ministero delle Relazioni Internazionali cubano, il bloqueo costituisce il più grande ostacolo allo sviluppo nazionale e una violazione dei diritti umani.
“I danni accumulati in sei decenni ammontano a 144.413 milioni di dollari, e tra aprile 2019 e marzo 2020 l’azione ha causato perdite per oltre cinque miliardi di dollari, cifra record per un anno”.
da Prensa Latina
traduzione di Ida Garberi
foto: Sheyla Delgado Guerra di Silvestrelli e dalle reti sociali
Ringrazio il popolo cubano per la dimostrazione di dignità contro l’immutevole arroganza degli Stati Uniti e mi verrgogno delle scelte vili del mio paese nell’allinearsi alle decisioni politiche imperialiste e disumane statunitensi. Ho appena ascoltato alla radio interventi di miei cconnazionali che non sono d’accordo con simili posizioni. Vi ho nel cuore.