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Diaz-Canel nel Vertice dell’OIL: “il momento è drammaticamente serio ed esige azioni coordinate”

diaz-canel-580x435Il presidente di Cuba, Miguel Diaz-Canel, ha fatto un appello alla cooperazione ed alla solidarietà internazionali per la lotta alla pandemia della COVID-19. “Niente vale tanto quanto la vita di una persona”, ha affermato il mandatario insistendo sulla necessità della collaborazione durante il suo intervento in videoconferenza nel Vertice Mondiale dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), sulla COVID-19 ed il mondo del lavoro.  

“Adesso, alle sfide che affrontava già il mondo lavorativo, sotto le dure regole del mercato, si aggiungono gli effetti della COVID-19, che sono le innegabili conseguenze devastatrici che avranno le crisi multiple generate da questa pandemia nell’economia di tutti i paesi”.

“La disoccupazione si è moltiplicata. La mancanza di protezione sociale aumenta e con lei si accrescono le disuguaglianze e la povertà.
Ma non dobbiamo ingannarci. I terribili impatti e le nefaste conseguenze della pandemia in tutto il mondo non si devono solamente a questo letale virus. Anni di politica neoliberale e di capitalismo selvaggio, diretti dai propositi del mercato, sono la causa più profonda della grave situazione globale. Secondo gli esperti, si sono persi già 305 milioni di impieghi e 1600 milioni di lavoratori vedono minacciati i loro mezzi di sussistenza”.

“Nonostante la crescente richiesta mondiale, il bloqueo contro Cuba non solo si è mantenuto mentre la minaccia epidemiologica colpiva tutto il pianeta, ma ha continuato ad aumentare nella sua persecuzione criminale di tutto il popolo, punendo con particolare accanimento la famiglia cubana”.

Inoltre, ha condannato nella forma più enfatica tutte le misure coercitive unilaterali che si impongono a nazioni sovrane come Cuba, Venezuela ed altre che oggi, ha detto, soffrono la più crudele e pesante delle punizioni per scegliere un sistema politico sociale differente a quello dei poteri economici dominanti.

“Queste misure sono inumane e devono essere eliminate oggi ancora di più nel contesto dell’attuale pandemia quando le sanzioni stanno provocando un genocidio”, ha sentenziato il capo di Stato. Parlando degli sforzi del suo paese contro il coronavirus SARS-CoV-2, Diaz-Canel ha ricordato che si sono sviluppati in mezzo alla recrudescenza del bloqueo economico, commerciale e finanziario della Casa Bianca.

“Cuba, una nazione piccola che ha affrontato la pandemia della COVID-19, soffre la recrudescenza brutale ed opportunista della politica statunitense, diretta a strangolare totalmente il nostro commercio e l’accesso ai combustibili ed alle valute internazionali”, ha sottolineato.

Cuba, come paese fondatore di questa Organizzazione, reitera la sua volontà di continuare a fortificare l’indispensabile multilateralismo, la solidarietà e la cooperazione internazionale, con l’impegno di continuare a garantire la protezione dei diritti dei lavoratori ed avanzare nella costruzione di un mondo più giusto.

Il presidente ha messo in chiaro che la protezione della vita è un principio fondamentale della Rivoluzione cubana sulla quale si erge la cooperazione internazionale nella salute, nell’educazione ed in tutto quanto abbia a che vedere con la dignità umana.

Le autorità dell’isola caraibica hanno inviato più di 40 brigate in una trentina di paesi per appoggiare la lotta alla malattia.

“Il lavoro è un valore ed un diritto sacro. Come ha detto il leader storico della Rivoluzione Cubana, Fidel Castro Ruz: ‘… solo lavorando si può avanzare, solo lavorando si possono produrre i beni di cui il paese ha bisogno, solo lavorando si può produrre più alimento, solo lavorando potremo uscire dalle difficoltà più urgenti che abbiamo’.”

da Cubadebate

traduzione di Ida Garberi

foto: Estudios Revolución

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