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Nuova aggressione extraterritoriale: gli Stati Uniti sanzionano le imbarcazioni che trasportano petrolio tra Cuba e Venezuela

barco-petrolero-PDVSA-580x434Gli Stati Uniti hanno sanzionato questo venerdì imbarcazioni e compagnie che partecipano al trasporto di combustibile tra Cuba e Venezuela, un’attività legale e protetta da accordi commerciali tra entrambi i paesi.

L’Ufficio di Controllo delle Attività Straniere (OFAC) del Dipartimento del Tesoro ha incluso nella sua lista sanzionatoria 34 imbarcazioni di proprietà della compagnia petrolifera venezuelana PDVSA e due compagnie straniere che, secondo quanto sostiene Washington, lavorano con Caracas per l’invio di petrolio alla maggiore delle Antille.

Si tratta di Ballito Shipping Incorporated, con sede in Liberia e ProPer In Management Incorporated, con base in Grecia.

Le misure di Washington sono un nuovo esercizio di extra territorialità, perché sono dirette contro attività legittime di paesi terzi sui quali gli Stati Uniti non hanno alcuna potestà, violando le norme elementari del diritto internazionale e la sovranità delle nazioni indipendenti.

“Stiamo attuando misure contro una fonte vitale della ricchezza del regime di Maduro, compiendo gli ordini del presidente (Donald) Trump”, ha detto il vicepresidente degli Stati Uniti, Mike Pence, durante una visita a Houston, Texas, nel cuore petrolifero nordamericano.

Pence si trovava in questa città per riunirsi con i venezuelani che appoggiano la cacciata del governo legittimo di Nicolas Maduro ed offrire appoggio alla figura di Juan Guaidò, l’auto-proclamato presidente venezuelano interino che ogni giorno perde appoggio e che ha fallito nel compiere gli obiettivi di Washington.

“Stiamo concretando azioni contro imbarcazioni ed entità che trasportano petrolio e offrono un aiuto vitale per mantenere il regime illegittimo di Maduro”, ha indicato in un comunicato il segretario del Tesoro, Steven Mnuchin.

Mnuchin ha sottolineato che “Cuba continua ad approfittarsi sostenendo il regime attraverso meccanismi petroliferi, con la repressione, al fine di mantenere Maduro al potere”.

Le parole del segretario del Tesoro fanno eco alle manipolazioni del senatore della Florida, Marco Rubio, e al consigliere della Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, John Bolton, che formano parte di un gruppo radicale di consiglieri che ha sequestrato la politica dell’attuale amministrazione verso l’America Latina in generale, ed a Cuba in particolare.

Secondo con il Dipartimento del Tesoro, le sanzioni includono il congelamento delle attività finanziarie che possano essere sotto giurisdizione statunitense e la proibizione di transazioni finanziarie con le entità e imbarcazioni incluse nella lista.

Le nuove misure di aggressione si sommano alla lista di blocchi, sabotaggi economici e tentativi di golpe di stato che applica Washington contro la Rivoluzione Bolivariana.

Sono disegnate per chiudere il cerchio economico sul Venezuela ed al tempo stesso cercano di colpire l’economia cubana, due dei membri della cosiddetta “troika” di nazioni che non rientrano nei gusti statunitensi, secondo quanto detto da Bolton a Miami nel novembre dell’anno scorso.

Washington cerca di coprire le sue azioni con un manto di legittimità aggiungendo che è stata l’Assemblea Nazionale del Venezuela, un organo dichiarato in oltraggio dal potere giudiziario, a determinare il divieto di esportare petrolio a Cuba.

Guaidò ha chiesto all’inizio marzo agli Stati Uniti che lo aiutassero a frenare gli invii a Cuba, che formano parte di un accordo che offre copertura sanitaria a milioni dei suoi compatrioti, gli stessi che sostiene di rappresentare, anche se nessuno l’ha eletto nelle urne.

Il leader storico della Rivoluzione, Fidel Castro, e il Comandante Hugo Chavez, hanno firmato il 30 ottobre dell’anno 2000 l’Accordo Integrale di Cooperazione Cuba-Venezuela, un trattato che ha aperto la possibilità per decine di migliaia di professionisti cubani di prestare servizio nella nazione bolivariana, in settori chiave come l’educazione e la salute. Venezuela, da parte sua ha offerto garanzie a Cuba per la somministrazione di combustibile che prima si doveva importare da destinazioni più lontane e costose.

Attraverso la Missione “Barrio Adentro”, i medici cubani hanno compiuto più di 1300 milioni di visite a pazienti venezuelani, salvando potenzialmente milioni di vite.

Le zone più remote della geografia venezuelana hanno ricevuto un medico per la prima volta nella storia.
Allo stesso modo più di 60 mila pazienti venezuelani con malattie oftalmiche hanno beneficiato nel 2017 di interventi chirurgici come parte del programma sociale “Mission Milagro”.

In 21 dei 24 stati del paese sia applica oggi il nuovo prodotto medico cubano contro l’ulcera del piede diabetico “Heberprot-P”, che ha migliorato la vita di circa 300.000 pazienti nel mondo.

Anche altri settori, come lo sport, la cultura e l’educazione sono stati beneficiati. Con il metodo educativo cubano “Yo si puedo!” e la “Missione Robinson”, Venezuela è stato dichiarato paese libero dall’analfabetismo.

Questa collaborazione è quella nel mirino di Washington adesso con il suo nuovo giro di sanzioni.

Sergio Alejandro Gomez

da Cubadebate

traduzione di Marco Bertorello

foto: Mundo Maritimo

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