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Gran Bretagna ritira dalla Siria meridionale le truppe che addestravano i “ribelli”

GranBretagnaIl Regno Unito ha ritirato le proprie truppe dalla base di al-Tanf, nella Siria sud-occidentale, ponendo fine a tutta l’assistenza militare finora fornita ai mercenari affiliati al sedicente “esercito siriano libero”, FSA.

Secondo quanto riferisce il quotidiano britannico, The Telegraph, il Regno Unito ha fermato l’addestramento dei sedicenti “ribelli siriani”, riflettendo un crescente riconoscimento tra i principali sostenitori dell’opposizione che il presidente Bashar al-Assad ha la vittoria a portata di mano.

Le truppe britanniche  sono state inviate lo scorso anno per partecipare ai programmi guidati dagli Stati Uniti in Turchia e Giordania, che avrebbero dovuto formare 5000 combattenti all’anno per i prossimi 3 anni, all’uso di armi di piccolo calibro, sulle tattiche di fanteria e sulla comunicazione via satellite.
Il Ministero della Difesa ha confermato al The Telegraph che già alla fine dello scorso giugno gli ultimi 20 soldati britannici sono tornati a casa.
L’addestramento era parte del programma voluto dal Pentagono, ai tempi dell’amministrazione Obama, nel 2015, consistente in 500 milioni di dollari istituito allo scopo combattere l’ISIS nell’est del paese arabo e mantenere il territorio per impedire il suo ritorno.

Le truppe addestrate dalla coalizione anti ISIS guidata dagli USA, in verità, hanno poi dimostrato che erano più interessate a combattere le truppe siriane che l’ISIS.

Sul programma di addestramento dei “ribelli”, il noto reporter di guerra Robert Fisk, in un suo articolo, del 27 giugno 2014, aveva scritto: “Beh, Dio benedica Barak Obama. Ha trovato alcuni ribelli “moderati” in Siria. Così “moderati” da fornirgli armi, addestramento e 500 milioni di dollari. Il Congresso degli Stati Uniti vuole armare questi valorosi “combattenti per la libertà”. Ed aveva aggiunto: “Date ad un uomo del FSA – nel caso lo incontraste – un missile antiaereo e ve lo venderà al miglior offerente. In tutte le guerre civili che ho coperto non ho mai visto una pistola nelle mani di una milizia che non l’avesse acquistata da qualcun altro. In un’intervista umiliante per il nostro ministro della difesa a Channel 4, ha ammesso che le armi consegnate ai ribelli siriani erano finite nelle mani dei “cattivi”. Come si fa a controllare tutti quelli a cui viene consegnata un’arma? Si deve inviare un drone personale per controllare che non le venda?”

Fonte: The Telegraph
traduzione de L’Antidiplomatico

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