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Maduro sottolinea il patriottismo del Venezuela durante il golpe di stato del 2002

manifestacion-bolivarianaIl presidente del Venezuela, Nicolas Maduro, emerse oggi “lo spirito patriota del popolo” tre lustri fa, durante il golpe di Stato contro il leader della Rivoluzione Bolivariana, Hugo Chavez.  

Nei fatti suscitati dal 11 al 13 aprile 2002 si evidenziò la vocazione nazionalista in difesa della nostra sovranità ed indipendenza, manifestò per mezzo del suo account nella rete sociale Facebook.

Per il capo di Stato, quelle giornate rimarranno registrate nella storia, perché in loro “si sono potute osservare le due facce di un paese”, quando stavamo per consolidare la Rivoluzione e costruire una nuova società.

Da una parte, ha detto, ci sono quelli che sono stati sempre contro il popolo, una minoranza che tradì milioni di venezuelani per dare un golpe di Stato che consegnava nuovamente il paese all’impero, attraverso l’inganno e le trappole.

Ma, dall’altra, ci sono i nipoti e le nipoti dei lancieri, dei soldati di Bolivar, che si lanciarono sulle strade a difendere ed a riscattare la patria, la Rivoluzione ed il suo comandante Hugo Chavez, sottoscrisse.

Inoltre, emerse che “l’unione del popolo e la Forza Armata Nazionale Bolivariana fu determinante” per evitare il rovesciamento di Chavez (1954-2013) e l’annichilazione del processo rivoluzionario.

Continuiamo uniti, preparati per salvaguardare la patria e continuare a scrivere le pagine gloriose della nostra storia, esortò il mandatario, dopo riferirsi a battaglie storiche della nazione sud-americana, durante le lotte per conquistare l’indipendenza dalla Spagna.

Il 13 aprile 2002, il popolo venezuelano sconfisse la destra venezuelana che sequestrò Chavez, usurpò il potere politico nel paese per via incostituzionale ed impiantò un regime dittatoriale per 48 ore.

da Prensa Latina

traduzione di Ida Garberi

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