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Cuba va alle conversazioni con uno spirito costruttivo, anticipa fonte della Cancelleria

Cuba va a queste conversazioni con un spirito costruttivo, di dialogo, di rispetto, senza diminuzione della sua sovranità, ha detto un importante funzionario della Cancelleria cubana a proposito delle conversazioni tra l’Isola e gli Stati Uniti che cominciano domani a L’Avana.  

Il funzionario, che ha chiesto di rimanere anonimo, ha affermato che la parte cubana esporrà la sua “preoccupazione per la Legge di Aggiustamento Cubano e la politica ‘piedi asciutti, piedi bagnati ‘, principale stimolo all’emigrazione illegale dall’Isola”, durante il XXVIII Turno di Conversazioni Migratorie tra Cuba e gli USA.

La riunione si realizzerà a L’Avana questo mercoledì in mattinata e l’Isola porta nella sua agenda “respingere la politica vigente di concedere benefici ai professionisti ed ai tecnici della salute in paesi terzi affinché abbandonino il loro lavoro”, norma stabilita nel 2006 dall’amministrazione di George W. Bush.

Inoltre, spera che queste conversazioni sul tema migratorio “siano uno spazio per parlare della cooperazione bilaterale per il combattimento all’emigrazione illegale”, ha detto il funzionario in dichiarazioni alle quali ha avuto accesso Cubadebate. “Cuba esprimerà la sua disposizione ad incrementare questa cooperazione”, ha aggiunto.

Il giovedì in mattinata è prevista la Riunione sul ristabilimento delle relazioni diplomatiche che sarà presieduta dalla Segretaria assistente per Temi dell’Emisfero Occidentale del Dipartimento di Stato, Roberta Jacobson, e per la parte cubana dalla direttrice generale degli Stati Uniti della Cancelleria cubana, Josefina Vidal.

“Cuba reitererà la sua disposizione di continuare sostenendo col governo degli USA un dialogo rispettoso, basato nell’uguaglianza sovrana e la reciprocità, senza diminuzione dell’indipendenza nazionale e l’autodeterminazione del popolo cubano”, reiterò il funzionario, che ha commentato che durante questo incontro si tratteranno le basi e gli strumenti giuridici in cui si dovrà sostenere il processo di ristabilimento delle relazioni, guidato dai modelli stabiliti nelle Convenzioni di Vienna su scambi diplomatici e consolari.

“Cuba enfatizzerà che il ristabilimento di relazioni diplomatiche e l’apertura di ambasciate in entrambe le capitali dovranno basarsi sui principi del diritto internazionale, vidimati nella Lettera delle Nazioni Unite, e nelle Convenzioni di Vienna”, e ricordò che entrambi i paesi sono firmatari di questi strumenti giuridici che includono, tra gli altri, il principio della non ingerenza nei temi interni degli Stati.

Relazioni civilizzate

“Speriamo di stabilire relazioni civilizzate tra i due paesi che hanno profonde differenze e concezioni differenti su diversi temi, ma che possono convivere riconoscendo e rispettando queste differenze, e contemporaneamente, come vicini che siamo, possiamo identificare aree di interesse mutuo nelle quali possiamo sviluppare la cooperazione in beneficio di entrambi i paesi”, aggiunse.

In questa seconda riunione dedicata al ristabilimento delle relazioni diplomatiche, Cuba abborderà la situazione bancaria che ha la sede dell’Isola negli Stati Uniti, senza servizio bancario da quasi un anno. “Pensiamo che per aprire le ambasciate questo è qualcosa che dovrà essere risolto”, ed ha chiamato l’attenzione sul fatto che è contraddittorio che si aprano le sedi in entrambi i paesi, mentre l’Isola continua nella Lista degli Stati terroristi.

Temi che bisogna risolvere

Ci sono temi che ancora bisogna risolvere per avanzare nella normalizzazione delle relazioni: il sollevamento del bloqueo, e discutere le compensazioni a Cuba per i danni causati all’applicazione di questa politica per più di 54 anni. Ha menzionato al riguardo la Denuncia del popolo interposta davanti ai tribunali del paese nel 2000, per i costi economici ed umani del bloqueo.

Ha ricordato che “Cuba non sta normalizzando relazioni con gli USA, bensì ristabilendo relazioni diplomatiche con gli USA. La normalizzazione è un processo più lungo e complesso, nel quale devono abbordarsi temi di interesse di entrambe le parti.”

Riunione su temi bilaterali

Il giovedì nel pomeriggio avrà luogo la riunione per dibattere temi bilaterali, includendo temi insoluti ed aree di cooperazione tra i due paesi -tutti gli incontri si effettueranno nel Palazzo delle Convenzioni, de L’Avana.

Anche questa riunione sarà diretta da Jacobson e da Vidal, in rappresentazione dei loro rispettivi paesi, ed a giudizio della fonte cubana, alla quale ha avuto accesso Cubadebate, dovrà esserci uno spazio per abbordare le potenzialità della cooperazione bilaterale.

Ha fatto come esempio la cooperazione in confronto all’immigrazione illegale, interdizione del traffico di droga, evitare o limitare l’impatto di spargimenti di petrolio, ricerca e salvataggio, casi di incidenti aerei e marittimi, e si è incominciato a dialogare sul monitoraggio di movimenti sismici, tra gli altri.

Ha assicurato che in questa riunione l’Isola reitererà la proposta che ha già fatto al governo degli USA di “sostenere un dialogo rispettoso e sulle basi reciproche nel tema dei diritti umani.”

Sull’interesse della parte nordamericana di vincolarsi con la società civile cubana, “diamo loro il benvenuto affinché si riuniscano con alcune delle più di 5000 associazioni ed organizzazioni legalmente riconosciute che conformano una vibrante società civile a Cuba.”

Il funzionario ha concluso che “Cuba va con un spirito costruttivo, per sostenere un dialogo rispettoso basato sull’uguaglianza sovrana e sulla reciprocità tra i due paesi.”

di Rosa Miriam Elizalde

fonte: Cubadebate

traduzione di Ida Garberi

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