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Ecuador e Gran Bretagna riprenderanno questa settimana il dialogo sul caso Assange

I dialoghi tra Ecuador e Regno Unito sulla situazione del fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, che ha ottenuto da Quito l’asilo diplomatico, si riprenderanno questa settimana, informò la notte del martedì l’agenzia pubblica Ande citando il cancelliere ecuadoriano, Ricardo Patiño.

Consultato sulla chiamata del ministro britannico di Relazioni Estere, William Hague, per intavolare delle conversazioni “quanto prima” sulla sorte di Assange, Patiño dichiarò ad Ande che queste conversazioni “si riprenderanno questa settimana”, segnalò il medio di comunicazione nel suo sito web.

“Ci sembra molto giusto che lo facciano”, affermò il cancelliere ecuadoriano sull’esortazione di Hague in un messaggio scritto inviato il lunedì ai deputati britannici.

Patiño ricordò che lo stesso presidente Rafael Correa manifestò che si sarebbe riattivato il dialogo su Assange, che si trova nell’ambasciata ecuadoriana a Londra dal 19 giugno. “Cosicché in questi giorni lo faremo al più presto”, sottolineò.

Nel suo scritto, Hague dichiarò che il governo britannico desidera continuare le conversazioni con Quito. “Pensiamo che i nostri due paesi dovrebbero potere trovare una soluzione diplomatica”, ha affermato. Se Assange esce dall’ambasciata dell’Ecuador a Londra, il creatore di WikiLeaks, un australiano di 41 anni, può essere estradato in Svezia per un caso di presunta violazione ed aggressione sessuale.

Assange teme essere trasferito posteriormente dalla Svezia agli Stati Uniti per rispondere ad un’accusa di spionaggio, per avere divulgato nel suo sito web 250.000 documenti diplomatici statunitensi, fatto che l’espone ad essere condannato all’ergastolo od alla pena di morte.

preso da www.cubadebate.cu

traduzione di Ida Garberi

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