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Allarme diplomatico: gli USA potrebbero agire in Siria al margine dell’ONU

La Russia mostrò oggi il suo allarme davanti al proposito annunciato dagli Stati Uniti di agire al margine dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU di fronte al conflitto in Siria.

“Se queste dichiarazioni e piani sono elementi di una politica reale è un segno di allarme per tutti e bisogna pensare come reagirà la comunità internazionale a situazioni di conflitto internazionali”, ha detto in una conferenza stampa il portavoce del Ministero degli Affari Esteri russo, Alexandr Lukashevich.

Gli USA hanno reagito ieri con durezza al veto della Russia e della Cina al progetto di risoluzione del Consiglio di Sicurezza che includeva minacce di sanzioni alla Siria se Damasco non ferma l’uso di armamento pesante.

“Il Consiglio di Sicurezza ha fallito totalmente nel suo compito più importante nell’agenda di questo anno. Intensificheremo il nostro lavoro con un ampio gruppo di soci fuori dal Consiglio di Sicurezza per fare più pressioni al regime di Assad”, assicurò al termine della votazione l’ambasciatrice degli USA davanti all’ONU, Susan Rice.

Le parole della Rice sono state ripetute dal portavoce del Dipartimento di Stato nordamericano, Patrick Ventrell.

“Russia e Cina hanno bloccato tre volte la risoluzione. Volevamo che cambiassero la loro posizione, ma non l’hanno fatto. Se ci fosse possibilità di nuove prospettive continueremo a lavorare nell’ONU. Ma abbiamo una strategia più ampia e non smetteremo di fare quello che facciamo solo perché non esista una risoluzione”, disse Ventrell.

Lukashevich definì assolutamente inaccettabili i tentativi di alcuni paesi occidentali di responsabilizzare la Russia dell’aumento della violenza in Siria per il suo rifiuto di appoggiare una risoluzione con minaccia di sanzioni contro le autorità siriane.

“Invece di fare grossolane insinuazioni sulla politica della Russia che neanche per un minuto ha smesso di sforzarsi per un’uscita politica del conflitto, i nostri soci occidentali dovrebbero fare di tutto per sollecitare l’opposizione belligerante a prendere il sentiero dell’uscita politica”, ha concluso Lukashevich.

preso da www.cubadebate.cu

traduzione di Ida Garberi

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