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Russia mette in allerta su un possibile attacco contro l’Iran in giugno prossimo

Un attacco contro l’Iran potrebbe effettuarsi nell’estate prossima, ha messo in allerta oggi il capo di Stato Maggiore russo, generale dell’esercito Nikolai Makarov, citato per il canale Russia Today.

Riferendosi alle forti tensioni create intorno al programma nucleare della Repubblica Islamica, Makarov segnalò che Occidente, soprattutto i militari in Washington e Tel Aviv, preparano un’azione bellica contro il paese persiano per aprile o al più tardi giugno venturo.

L’argomento inalberato per l’aggressione che Teheran considera è stata fabbricata artificialmente per giustificare una guerra, si riferisce all’ipotesi di un tentativo iraniano di sviluppare un programma nucleare con pretese militari.

Ma l’Iran difende il suo diritto ad usare l’energia atomica con fini pacifici ed a produrre combustibile per le sue installazioni nucleari.

Occidente reagisce con bellicosità ed ancora più sanzioni unilaterali contro lo Stato persiano ogni volta che questo si riferisce a nuovi programmi per sviluppare la sfera atomica e reiterare il suo carattere pacifico, ha fatto notare la fonte.

Makarov ricordò che l’Iran è stato bersaglio di attacchi cibernetici, mentre vari dei suoi scienziati furono assassini con attentati la cui paternità Teheran attribuisce all’intelligenza israeliana.

Le autorità iraniane catturarono un aeroplano non pilotato di spionaggio nordamericano, citò l’alto comando russo.

Inoltre, gli Stati Uniti mantengono una grande concentrazione di forza navale nel Golfo Persico e nello Stretto di Ormuz, mentre Tel Aviv accusa ora l’Iran di stare preparando supposti tentativi di organizzare attacchi ad ambasciate israeliane a Tiflis e Nuova Delhi.

Il militare russo considerò che se si sviluppa un conflitto in Iran, ciò potrebbe estendersi per tutto il Medio Oriente con un effetto domino con conseguenze inimmaginabili, con possibilità di convertirsi, perfino in un confronto internazionale.

preso da www.cubadebate.cu

traduzione di Ida Garberi

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