Articoli su Fidel riflessioni

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Dormire ad occhi aperti

Dormire ad occhi aperti

A Cartagena non si era riunito un sindacato di Presidenti disinformati, ma i rappresentanti ufficiali di 33 paesi di questo emisfero, la cui ampia maggioranza esige risposte a problemi economici e sociali di grande trascendenza che colpiscono la regione del mondo con più disuguaglianza nella distribuzione delle ricchezze.

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Realtà edulcorate che si allontanano

Realtà edulcorate che si allontanano

Mi sono stupito oggi quando ho ascoltato il discorso di José Miguel Insulza a Cartagena. Ho pensato che chi parlava in nome dell’Organizzazione degli Stati Americani, avrebbe almeno richiamato il rispetto per la sovranità dei paesi di questo emisfero che nel corso dei secoli sono stati colonizzate e crudelmente sfruttati dalla potenze coloniali.

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Il Summit delle Guayaberas

Il Summit delle Guayaberas

Oggi, venerdì 13, ho sentito le coraggiose parole pronunciate da alcuni oratori che hanno intervenuto nella riunione di cancellieri del chiamato Summit di Cartagena. Il tema dei diritti sovrani d’Argentina sulle Malvine – la cui economia è brutalmente colpita essendo priva dalle risorse energetiche e marittime di quelle isole-, è stato abbordato con fermezza. Il cancelliere venezuelano Nicolás Maduro, una volta concluso l’incontro di oggi dichiarò con profonda ironia che “dal Consenso di Washington si passò al Consenso senza Washington”.

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Le illusioni di Stephen Harper

Le illusioni di Stephen Harper

Credo, senza voler offendere nessuno, che si chiami così il Primo Ministro del Canada. Lo deduco da una dichiarazione pubblicata il mercoledì santo da un portavoce del Ministero degli Esteri di questo paese. Sono quasi 200 gli Stati -si presume indipendenti- che formano l’Organizzazione delle Nazioni Unite, e costantemente cambiano o li cambiano

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Il meraviglioso mondo del capitalismo

Il meraviglioso mondo del capitalismo

La ricerca della verità politica sarà sempre un compito difficile, anche nei nostri tempi quando la scienza ha messo un gran numero di conoscenze nelle nostre mani. Una delle più importanti fu conoscere e studiare il favoloso potere dell’energia contenuta nella materia. Lo scopritore di quell’energia e il suo eventuale uso, era un uomo pacifico

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La necessità d’arricchire le nostre conoscenze

La necessità d'arricchire le nostre conoscenze

Le scene dei filmati sul massacro in Libia, che cominciamo a conoscere, indignano per la totale assenza di umanità e le volgari menzogne che sono servite da pretesto per invadere e impadronirsi delle risorse naturali di quel paese. Con più di 25.000 missioni di combattimento, l’aviazione militare della NATO ha appoggiato quel nuovo crimine.

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I TEMPI DIFFICILI DELL’UMANITÀ

I TEMPI DIFFICILI DELL’UMANITÀ

Volentieri saluterò domani mercoledì a Sua Eccellenza il Papa Benedetto XVI, come ho fatto con Giovanni Paolo II, un uomo a chi il contatto con i bambini e i cittadini umili del popolo provocava invariabilmente, sentimenti di affetto.Ho deciso quindi chiedere alcuni minuti del suo occupato tempo quando ho saputo dal nostro Cancelliere Bruno Rodriguez che lui gradirebbe questo semplice e modesto contatto.

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LE VIE CHE PORTANO AL DISASTRO

LE VIE CHE PORTANO AL DISASTRO

Questa riflessione può scriversi oggi, domani o qualsiasi altro giorno senza paura di sbagliare. La nostra specie affronta nuovi problemi. Quando 20 anni fa nella Conferenza delle Nazioni Unite sull’Ambiente e lo Sviluppo a Rio de Janeiro, espressi che una specie era in pericolo d’estinzione, aveva meno motivi d’oggi per avvertire di un pericolo che vedevo forze a distanza di 100 anni. Allora alcuni leader dei paesi più potenti guidavano il mondo. Applaudirono le mie parole per pura cortesia e continuarono placidamente a scavare la sepoltura della nostra specie.

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La genialità di Chávez

La genialità di Chávez

Il presidente Chávez presentò davanti al Parlamento di Venezuela il rapporto sull’attività svolta nel 2011 e il programma da eseguire nel presente anno. Dopo realizzare rigorosamente le formalità che richiede quella importante attività, parlò nell’Assemblea alle autorità ufficiali dello Stato, ai parlamentari di tutti i partiti, e ai simpatizzanti e avversari che il paese riunisce nella sua celebrazione più solenne.

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La frutta che non cadde

La frutta che non cadde

Cuba è stata costretta a lottare per la propria esistenza di fronte a una potenza espansionista, ubicata a poche miglia delle coste, che proclamava l’annessione della nostra isola, la cui unica destinazione era cadere nel loro seno come frutta matura. Eravamo condannati a non esistere come nazione.