Più commentate
- Ida Garberi, giornalista italiana: “Cuba è parte di me, o per meglio dire, sono già parte del suo popolo” | 27
- Monika Ertl: la donna che giustiziò l'uomo che tagliò le mani al Che | 21
- Correa: la Rivoluzione Cittadina ha dato stabilità politica al paese | 7
- Denunciano nuove provocazioni degli Stati Uniti contro Cuba | 6
- Festa della musica in Italia aprirà le sue porte con Los Van Van | 5
Articoli su Autori
Opinioni »
Libia: sui rossobruni e sulla sinistra acritica su Gheddafi, ottimi articoli di Mazzetta e Moscato
La mia mattinata juarense è stata rallegrata da due articoli che vorrei aver scritto di persona firmati il primo da Mazzetta e il secondo da Antonio Moscato e che invito a leggere. Li completo col manifesto di un gruppo neofascista nell’immagine, e totalmente inventato nella citazione, pubblicato nell’articolo di Mazzetta, che è assolutamente funzionale a comprendere l’attuale situazione.
Opinioni »
Camila Vallejo –minacciata- sotto scorta alla vigilia del grande sciopero in Cile
La corte suprema cilena ha emesso l’ordine di scortare la leader studentesca Camila Vallejo dopo le numerose minacce della quale è stata fatta oggetto nel corso delle ultime settimane e che avevamo denunciato lo scorso 15 agosto. Ha inoltre disposto un supplemento d’indagine su tali minacce, in alcune delle quali si dimostrava di conoscere il domicilio e il telefono privato della studentessa. In particolare la corte suprema ha stabilito che è un crimine utilizzare social network come Facebook o Twitter per minacciare, spaventare o mettere a rischio la sicurezza e la libertà delle persone.
Opinioni »
Saif Al Islam e la disinformazione al potere
Alla fine anche Repubblica ha ceduto e ammette quello che alcuni media più seri (tra i quali il quotidiano spagnolo Público e Telesur) sostenevano da ore, ovvero che la notizia della cattura del figlio di Gheddafi Saif Al Islam era falsa, così come è francamente ridicolo che Gheddafi possa aver mai ordinato a dei cecchini di sparare sui bambini di Tripoli. E’ oramai la disinformazione al potere.
Opinioni »
Jane Fonda: dopo 39 anni continua la persecuzione per il Vietnam
La scorsa settimana la televisione statunitense QVC ha cancellato un programma nel quale l’attrice Jane Fonda avrebbe dovuto presentare un suo libro. Il motivo della cancellazione da parte dell’emittente è stata la reiterata protesta organizzata di spettatori riconducibili ai “Tea party”, i gruppi ultraconservatori vicini al partito repubblicano, a causa delle posizioni pacifiste dell’attrice, oggi 74enne, nel corso della guerra del Vietnam, quasi quattro decenni orsono.
Una Dichiarazione Brillante e Coraggiosa
Adesso i nemici esterni ed interni di Hugo Chávez sono alla mercè delle sue parole e delle sue iniziative. Ci saranno senza dubbio delle sorprese per loro. Offriamo il più fermo appoggio e la fiducia. Le menzogne dell’impero e il tradimento dei venditori della patria saranno sconfitti. Oggi ci sono milioni di venezuelani combattivi e coscienti che l’oligarchia e l’impero non li potranno sottomettere mai più.
Un Fuoco Che Può Bruciare Tutti
Si può essere o meno d’accordo con le idee politiche di Gheddafi, ma l’esistenza della Libia come stato indipendente e membro delle Nazioni Unite, non lo può discutere nessuno. Però il mondo non è ancora giunto a quello che, dal mio punto di vista, costituisce oggi una questione elementare per la sopravvivenza della nostra specie: l’accesso di tutti i popoli alle risorse materiali di questo pianeta. Non ne esiste un altro nel Sistema Solare che possieda le più elementari condizioni della vita che conosciamo.
Il Nord Turbolento e Brutale
Mi è sembrato importante che il nostro popolo conoscesse i dati precisi contenuti nel documento emanato dal Consiglio di Stato cinese. Se Cuba lo dicesse, non avrebbe importanza; ci sono più di 50 anni che denunciamo quegli ipocriti. Martí disse 116 anni fa, nel 1895: “… il cammino che si deve serrare e che con il nostro sangue stiamo serrando, dell’annessione dei popoli di Nuestra America al nord turbolento e brutale che li disprezza.”
Notizie »
Raul Castro: Messaggio ai connazionali
Cinquant’anni sono passati da quell’aprile del 1961, quando il popolo si dispose a salvaguardare le nostre più importanti conquiste. A partire da allora, milioni di cubani hanno difeso da dissimili trincee la Patria socialista. Servano queste giornate d’aprile per rendere omaggio da questo storico Congresso del Partito e in occasione delle rispettive date commemorative, ai combattenti delle Milizie delle Truppe Territoriali, della Difesa Antiaerea e delle Forze Aree Rivoluzionarie (DAAFAR) e ai nostri ‘tanquistas’ (specialisti dei carri armati).