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Jane Fonda: dopo 39 anni continua la persecuzione per il Vietnam

La scorsa settimana la televisione statunitense QVC ha cancellato un programma nel quale l’attrice Jane Fonda avrebbe dovuto presentare un suo libro.

Il motivo della cancellazione da parte dell’emittente è stata la reiterata protesta organizzata di spettatori riconducibili ai “Tea party”, i gruppi ultraconservatori vicini al partito repubblicano, a causa delle posizioni pacifiste dell’attrice, oggi 74enne, nel corso della guerra del Vietnam, quasi quattro decenni orsono.

Jane Fonda, figlia dell’attore Henry, fu una delle figure più in vista di quel movimento pacifista e, nel 1972, viaggiò ad Hanoi per sostenere la causa nordvienamita e denunciare l’uso del napalm da parte degli occupanti statunitensi.
Da allora, per 39 anni, è stata continuamente osteggiata da gruppi militaristi e di estrema destra del suo paese.

Nel 1988 l’attrice, vinta da tanto accanimento, arrivò a presentare pubbliche scuse per quel viaggio ad Hanoi. Non bastò e non basta ancora oggi, a 39 anni di distanza. I Tea party e altri gruppi di estrema destra aspirano a conquistare la presidenza degli USA il prossimo anno. Pensano di raggiungere tale obbiettivo minacciando una signora di 74 anni impedendole di partecipare ad un programma tivù. E lo chiamano il paese della libertà d’espressione.

(Genaro Carotenuto)

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