Articoli su Autori

Israele è la vera minaccia nucleare in Medio Oriente

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«L’Iran non rispetta gli accordi sul nucleare» (Il Tempo), «L’Iran si ritira dagli accordi nucleari: un passo verso la bomba atomica» (Corriere della Sera), «L’Iran prepara le bombe atomiche: addio all’accordo sul nucleare» (Libero): così viene presentata da quasi tutti i media la decisione dell’Iran, dopo l’assassinio del generale Soleimani ordinato dal presidente Trump, di non accettare più i limiti per l’arricchimento dell’uranio previsti dall’accordo stipulato nel 2015 con il Gruppo 5+1, ossia i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’Onu (Stati Uniti, Francia, Regno Unito, Russia, Cina) più la Germania.

Circuito di morte nel «Mediterraneo allargato»

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I riflettori politico-mediatici, focalizzati sui flussi migratori Sud-Nord attraverso il Mediterraneo, lasciano in ombra altri flussi: quelli Nord-Sud di forze militari e armi attraverso il Mediterraneo. Anzi attraverso il «Mediterraneo allargato», area che, nel quadro della strategia Usa/Nato, si estende dall’Atlantico al Mar Nero e, a sud, fino al Golfo Persico e all’Oceano Indiano.

La nuova campagna di Russia

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«Putin userà il Mondiale di calcio come Hitler usò l’Olimpiade del 1936, cioè per dissimulare il brutale, corrotto regime di cui è responsabile»: questa dichiarazione ufficiale del ministro degli esteri britannico Boris Johnson dimostra a quale livello sia giunta la campagna propagandistica contro la Russia. In una vignetta sul giornale britannico The Guardian, ricalcata da un manifesto nazista degli anni Quaranta, la Russia viene rappresentata come un gigantesco ragno, con la testa di Putin, che ghermisce il mondo.

30 caccia F-35 con 60 bombe nucleari a Ghedi: l’Italia ancora più subordinata alla catena di comando del Pentagono

base militare

Il ministero della Difesa ha pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il bando di progettazione (importo 2,5 milioni di euro) e costruzione (importo 60,7 milioni di euro) delle nuove infrastrutture per gli F-35: l’edificio a tre piani del comando con le sale operative e i simulatori di volo; l’hangar per la manutenzione dei caccia, 3460 metri quadri con un carroponte da 5 tonnellate, più altre strutture da 2800 m2; un magazzino da 1100 m2, con annesse una palazzina di due piani per uffici e la centrale tecnologica con cabina elettrica e vasche antincendio; 15 hangaretti da 440 m2 in cui saranno dislocati i caccia pronti al decollo.

Venezuela si ribella al petrodollaro e Trump annuncia “l’opzione militare”

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«A partire da questa settimana si indica il prezzo medio del petrolio in yuan cinesi»: lo ha annunciato il 15 settembre il Ministero venezuelano del petrolio. Per la prima volta il prezzo di vendita del petrolio venezuelano non è più indicato in dollari.

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Il Libro (del golpe) Bianco

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Mentre i riflettori mediatici erano puntati su Sanremo, dove si è esibita anche la ministra della Difesa Roberta Pinotti cantando le lodi delle missioni militari che «riportano la pace», il Consiglio dei ministri ha approvato il 10 febbraio il disegno di legge che consentirà l’implementazione del «Libro Bianco per la sicurezza internazionale e la difesa» a firma della ministra Pinotti, delegando al governo «la revisione del modello operativo delle Forze armate». Revisione, in senso «migliorativo», di quello attuato nelle guerre cui l’Italia ha partecipato dal 1991, violando la propria Costituzione.

Dietro il Muro bipartisan

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È il 29 settembre 2006, al Senato degli Stati uniti si vota la legge «Secure Fence Act» presentata dall’amministrazione repubblicana di George W. Bush, che stabilisce la costruzione di 1100 km di «barriere fisiche», fortemente presidiate, al confine col Messico per impedire gli «ingressi illegali» di lavoratori messicani. Dei due senatori democratici dell’Illinois, uno, Richard Durbin, vota «No»; l’altro invece vota «Sì»: il suo nome è Barack Obama, quello che due anni dopo sarà eletto presidente degli Stati uniti. Tra i 26 democratici che votano «Sì», facendo passare la legge, spicca il nome di Hillary Clinton, senatrice dello stato di New York, che due anni dopo diverrà segretaria di stato dell’amministrazione Obama.

Raul Castro: non è stato mai così necessario camminare verso l’unità

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Nel Vertice che diede vita a questa Comunità, a Caracas, nel 2011, abbiamo espresso la convinzione che “l’unità e l’integrazione politica, economica, sociale e culturale dell’America Latina e dei Caraibi costituiscono (…) una necessità per affrontare con successo le sfide che si sono presentate nella regione”. Non è stato mai così necessario camminare verso l’unità, riconoscendo che abbiamo numerosi interessi in comune. Lavorare per “l’unità nella diversità” è una necessità inevitabile.

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Articolo di Fidel: Il destino incerto della specie umana

Articolo di Fidel: Il destino incerto della specie umana

Un’enorme ignoranza avvolge non solo questa, ma anche le sue forme infinite di esperienze. Perfino le impronte digitali dei gemelli omozigoti, nati da uno stesso ovulo, si differenziano durante gli anni. Non invano, gli Stati Uniti, il paese imperialista più poderoso che abbia mai esistito si auto-inganna assumendo come dottrina un paragrafo della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani dove si afferma: “tutti gli uomini nascono liberi e con pari dignità e diritti, ed essendo dotati come sono per natura di ragione e coscienza, devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.”

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Articolo di Fidel Castro: Il Compleanno

Articolo di Fidel Castro: Il Compleanno

Domani compierò 90 anni. Nacqui in un territorio chiamato Biran, nella regione orientale di Cuba. Si conosce con questo nome, benché non sia mai apparso in una mappa. Dato il suo buon comportamento era conosciuto da amici vicini e, naturalmente, da una piazza di rappresentanti politici ed ispettori che si vedevano intorno a qualunque attività commerciale o produttiva proprie dei paesi neo-colonizzati del mondo.