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UN ATTO ATROCE
Attraverso la sua arida superficie, molti di coloro che emigrano dal Messico, dall’America Centrale e da altri paesi latinoamericani cercano di fuggire alla fame, alla povertà ed al sottosviluppo, a cui questi popoli sono stati condotti dagli Stati Uniti. I soldi e le merci possono varcare liberamente la frontiera, gli esseri umani, no. Non parliamo della droga e delle armi che attraversano quella linea in entrambe le direzioni.
COSA AVREBBE DETTO EINSTEIN?
Non ricordo un altro momento nella storia in cui l’assassinato dei scienziati è diventato una politica ufficiale di un gruppo di potenze attrezzate con arme nucleari. /…) Esistono altri gravi fatti riguardanti con il macello dei scienziati, organizzati da Israele, gli Stati Uniti, la Gran Bretagna, ed altre potenze contro gli scienziati iraniani, sui quali i grandi media non informano l’opinione mondiale.
IL MAGGIORE INCENTIVO AI NOSTRI SFORZI
Il servizio della giornalista Gladys Rubio sull’epidemia del colera nell’Haiti, presentato ieri alla “Mesa Redonda”, ha suscitato una tale impressione che ho deciso di posticipare per oggi, mercoledì, la Riflessione che avevo annunciato lunedì. La stessa si proponeva di esaminare, da un altro angolo, il drammatico colpo che ha significato per il popolo haitiano il terremoto del 12 gennaio dell’anno in corso, al quale ha seguito, in meno di 10 mesi, un’epidemia generalizzata di colera ed un uragano.
LA BATTAGLIA CONTRO IL COLERA
Faccio una pausa, fra parecchi analisi importanti che occupano il mio tempo in questi giorni, per riferirmi a due argomenti che devono essere conosciuti dal nostro popolo. L’ONU, istigata dagli Stati Uniti, creatore della povertà e del caos nella Repubblica Haitiana, aveva deciso di inviare al territorio di Haiti le loro forze d’occupazione, la MINUSTAH (Missione di Stabilizzazione delle Nazioni Unite in Haiti), che ha introdotto l’epidemia di colera in quel fraterno paese.
LE MENZOGNE DI CLINTON
Realmente mi dispiace dovere smentirlo. Oggi non è altro che un uomo d’aspetto nobile dedicato al legato storico, come se la storia dell’imperio e anche di qualcosa più importante: il destino dell’umanità, fosse garantito al di là di alcune decine di anni, senza che in Corea, Iran o qualsiasi altro punto di conflitti scoppi una guerra nucleare.
L’IMPERO NEL BANCO DEGLI ACCUSATI
Julian Assange, un uomo che alcuni mesi fa pochi conoscevano nel mondo, sta dimostrando che il più poderoso impero mai esistito nella storia si può sfidare.
LA MINUSTAH E L’EPIDEMIA
Haiti, in mezzo alla distruzione del terremoto, l’epidemia e la sua povertà , non può prescindere adesso di una forza internazionale che collabori con una nazione rovinata dagli interventi stranieri e lo sfruttamento da parte delle transnazionali. L’ONU non deve soltanto compiere il dovere elementare di lottare per la ricostruzione e lo sviluppo di Haiti, ma anche quello di mobilitare le risorse necessarie per debellare l’epidemia che minaccia con l’espansione verso la vicina Repubblica Dominicana, I Caraibi, America Latina e altri paesi d’Asia e d’Africa.
IL DOVERE E L’EPIDEMIA IN HAITI
L’Haiti si trova adesso in una situazione grave, e l’aiuto urgente richiesto è poco. Il nostro agitato mondo investe ogni anno un milione 500 miliardi di dollari in armi e guerre; l’Haiti – un paese che poco meno di un anno fa ha subito il brutale terremoto che causò 250 mila morti, 300 mila feriti ed enorme distruzione- quello che richiede per la sua ricostruzione e sviluppo ammonta, secondo i calcoli degli esperti, a 20 miliardi, solo il 1,3 percento di quello che si spende in un anno a tali fini.
NOTIZIE A PROPOSITO DEL COLERA NELL’HAITI
Ci sono molte cose di cui parlare, quando gli Stati Uniti sono coinvolti in un colossale scandalo come conseguenza dei documenti pubblicati da Wikileaks, la cui autenticità – indipendentemente da qualunque altra motivazione del predetto website - nessuno ha messo in dubbio.
SETTE GIORNI SENZA MORTI PER COLERA
La missione medica cubana s’occupa di 37 centri che stanno affrontando l’epidemia, in cui sono stati curati finora 26.040 persone colpite dal colera; con la Brigada “Henry Reeve”, a questi saranno aggiunti altri 12 centri, per un totale di 49, con 1.100 nuovi letti, in tende progettate ed costruite espressamente in Norvegia ed in altri paesi, già acquistate con i fondi per affrontare il terremoto, e che il Venezuela ha consegnato a Cuba per la ricostruzione del sistema sanitario haitiano.