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Un padre sogna il figlio assassinato

Traduzione Gioia Minuti

Giustino Di Celmo sogni di suo figlio Fabio Di Celmo

Con frequenza Giustino di Celmo sogna di parlare con suo figlio. Pochi giorni fa ha sognato che  Fabio aveva scritto questa lettera al Presidente degli Stati Uniti e l’ha inviata al quotidiano Joventud Rebelde:

“Signor Barack Obama: Le scrivo perchè  mi  sento in debito con i Cinque Eroi cubani che hanno rischiato le proprie vite contro il terrorismo e stanno scontando, soffrendo, per  ingiuste sentenze dettate già 13 anni fa, quasi lo stesso tempo trascorso dal mio assassinio, condannati per delitti che non hanno commesso e che nemmeno esistono come tali.

Io, dal luogo in cui riposo per sempre, vedo chiaramente, Presidente, che questi Cinque uomini hanno agito senza mettere in pericolo la sicurezza e la pace degli Stati Uniti e della loro popolazione.

La loro reclusione è dura e assurda, mentre coloro che hanno organizzato la mia morte camminano protetti per Miami.

Lei che ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace è obbligato a fare giustizia e a liberare questi uomini innocenti, separati dalle mogli, dai figli e da tutti i familiari.

Se lo farà, per Lei e per il popolo nordamericano sarà un segnale di pace, di giustizia e d’amore e diverrà un avvenimento trascendentale nella lunga storia giuridica degli Stati Uniti.

Io credo anche che Renè, che uscirà libero dalla prigione il 7 ottobre, debba andare direttamente a Cuba e non lo si deve lasciare alla mercè della cattive intenzioni di Luis Posada Carriles e dei suoi boia.

Non si dimentichi neanche, Presidente, d’eliminare il blocco di 11 amministrazioni statunitensi contro il popolo cubano, misura che ha già superato i cinquant’anni di  crudele durata. Gli abitanti dell’arcipelago che io ho conosciuto vogliono una relazione pacifica e rispettosa tra i due paesi.

Desidero che Dio illumini la sua mente, il suo cuore e la sua mano, e sono sicuro che la sua vita durerà a lungo in questo mondo, mentre io l’ho perduta in piena gioventù, 14 anni fa.

Infine, Signor Obama, agisca e sia anche lei come il presidente Abraham Lincoln, che divenne famoso perchè “precursore della buona vicinanza”.

Il mondo intero la ringrazierà.

Io ho fiducia nella sua coraggiosa decisione.

Fabio di Celmo.

Giustino Di Celmo chiede giustizia per la morte di suo figlio Fabio di Celmo

2 Commenti

Commento all'articolo
  1. Rajat / www.facebook.com/profile.php?id=100003405432686

    sì sì… è etsatamente quello che abbiamo detto leggendo tutto l’articolo… nessuno copia da nessuno, la verità è vista da varie angolature e più le teorie coincidono l’una con l’altra più è facile pensare che corrispondano al vero….

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  2. nopasarán

    Sono un professore di Storia Antigua e un traduttore di Latino, cubano. Vivo a L’Avana. Studiai una Maestria in Filologia Classica e così imparai qualcosa di italiano col mio consultante, un professore di Roma. Sono stato sempre un amante dell’Italia, della lingua italiana e della cultura della vostra nazione. Inoltre, sono un cubano patriota ed anti-imperialista.
    Non so come esprimervi il mio dolore quando ricordo la canzone per Fabio che sentii anni fa, scritta per lei. Anche io ho un figlio che oggi compie 16 anni, ma inoltre, ebbi la disgrazia di perdere il mio primo figlio. Per quel motivo, quando ascoltai quella canzone, onestamente, non potei evitare le lacrime.
    Desse tutte le cose che possiedo per restituirvi al suo “caro bambino.” Ma come non posso farlo, vi offro il mio cuore di amico, di padre, di anti-imperialista, di anti-terrorista e di persona che comprende, perché l’ha sperimentato, che cosa è perdere un figlio.
    L’unico coraggio che posso dargli, è che in Cuba tutto il mondo sente amore, rispetto e solidarietà per lei e per suo figlio.
    L’amo molto lei e Fabio.
    Un abbraccio cordiale.
    Douglas Calvo Gaínza

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