Il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e Presidente della Repubblica di Cuba, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha saputo che l’efficacia di Abdala è del 92,28%, che supera i requisiti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per un candidato vaccinale contro la COVID-19 per diventare un vaccino, che è del 50%.
Lo ha reso noto la giornalista Leticia Martínez sul suo account Twitter.
“L’efficacia con tre dosi di #Abdala è del 92,28%. La scienziata Marta Ayala ha appena informato il presidente @DiazCanelB. Più che un vaccino è un paese!”
Appresa la notizia, il presidente ha detto: Penso a Martí, che ha scritto: “non è l’intelligenza ricevuta e casuale che dà onore all’uomo; ma il modo in cui la usa e la salva, c’è un solo modo per resistere ed è quello di servire”.
Con questo risultato, la richiesta di un’Autorizzazione d’Uso d’Emergenza sarà presto fatta al Centro per il Controllo Statale di Medicinali, Attrezzature e Dispositivi Medici (CECMED) e, una volta approvato, Abdala diventerà il secondo vaccino contro la COVID-19 sviluppato in America Latina ed i Caraibi, ha evidenziato il gruppo BioCubafarma sulla sua pagina Facebook.
Questo candidato vaccinale, creato dal Centro di Ingegneria Genetica e Biotecnologia CIGB, è composto dall’ingrediente farmaceutico attivo, ovvero il RBD (receptor binding domain, per il suo acronimo in inglese), che è coadiuvato nella formulazione con idrossido di alluminio e altri componenti.
Il 7 dicembre è iniziato lo studio clinico di fase I con 132 soggetti di età compresa tra 19 e 54 anni. Lì sono state studiate la sicurezza e l’immunogenicità.
Nella fase II (660 volontari) è stato esteso all’età di 80 anni, una volta dimostrati i dati di sicurezza del candidato vaccino.
Nella fase III (48.290 volontari), oltre alla sicurezza e all’immunogenicità, è stata studiata l’efficacia.
da Cubadebate
traduzione di Ida Garberi