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A L’Avana si intensifica la lotta contro i trasgressori delle misure sanitarie e di altre illegalità

CDP-La-Habana-9-de-abrilIl presidente del Consiglio Provinciale della Difesa (CDP) de L’Avana, Luis Antonio Torres Iríbar, ha indicato, nella riunione di venerdì 9 aprile, agli organi incaricati dell’ordine interno, del controllo e dell’ispezione per aumentare l’imposizione di multe e altre sanzioni amministrative e meccanismi penali legali per applicare misure sanitarie e aumentare la percezione del rischio nella popolazione.

L’orientamento è arrivato dopo un segnale alle autorità incaricate di far rispettare le limitazioni alla mobilità notturna, a causa del visibile aumento del traffico stradale dopo le 9:00 di sera, soprattutto del traffico veicolare.

Il capo provinciale della Polizia Rivoluzionaria Nazionale (PNR), il colonnello Frank Gimen Jiménez, ha riferito che giovedì sera le sue pattuglie hanno inflitto multe a più di 500 cittadini e 233 sono stati accompagnati in caserma per viaggiare a piedi o in veicoli sulla strada, dopo le nove di sera.

Tra i detenuti c’erano gli occupanti di un’auto con targa turistica che trasportava merce acquistata illegalmente.

L’ufficiale ha riferito che nel primo trimestre 23 vetture con questa targa sono state fermate, impegnate in attività illegali.

Ha assicurato che la sorveglianza notturna sulle strade pubbliche sarà rafforzata per far rispettare la limitazione della mobilità, nonché l’imposizione di multe durante le ore diurne ai trasgressori delle misure sanitarie, come stabilito dal decreto 31.

Da parte sua, il coordinatore dell’ispezione e del controllo del governo de L’Avana, Orestes Llanes, ha riferito che a partire da questo venerdì verrà ritirata la targa a tutte le auto che circolano dopo le 9 di sera, comprese le macchine turistiche, oltre alla corrispondente multa per il Decreto 31.

Per richiedere la targa, i proprietari dei veicoli dovranno presentare la ricevuta del pagamento della multa e quella emessa dall’ente di ispezione e revisione tecnica, popolarmente noto come “somatón”.

Il presidente dell’organismo di difesa è stato anche energico nel chiedere un controllo rigoroso dell’entrata e dell’uscita de L’Avana, sulla base dell’indisciplina rilevata con i permessi di accesso rilasciati.

Ha anche ribadito che esiste un gruppo di protocolli che vengono stabiliti per la fase di trasmissione autoctona limitata e devono essere rigorosamente applicati.

Le misure restrittive attualmente in fase di consultazione con i vertici del paese comportano un aumento delle restrizioni rispetto alla normativa vigente in corso, e quelle già in vigore devono essere rigorosamente applicate.

Tra questi, ha citato la lotta contro i rivenditori, l’implementazione del lavoro a distanza e del telelavoro, la municipalizzazione del commercio, l’ubicazione dei punti vendita nei territori meno favoriti in termini di rete di negozi, nonché quelli relativi al settore della sanità pubblica.

La preoccupazione per il mancato rispetto delle misure sanitarie e l’imposizione di multe si è riflessa anche nell’opinione popolare, insieme ad altre questioni come l’insoddisfazione per le indagini, l’attenzione alle persone vulnerabili, l’indisciplina dei pazienti negli ospedali, l’affollamento nelle code dei negozi, i ritardi nella vendita del pane e la presenza dei bambini sulle strade.

da Tribuna de La Habana/Cubadebate

traduzione di Ida Garberi

foto: Eduardo Douglas Pedroso

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