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L’iniziativa contro il bloqueo statunitense raccoglie migliaia di firme

L'attivista cubano-americano Carlos Lazo, insieme ai suoi figli e collaboratori, all'inizio di un giro in bicicletta contro il bloqueo statunitense contro Cuba. Foto: Archivio

L’attivista cubano-americano Carlos Lazo, insieme ai suoi figli e collaboratori, all’inizio di un giro in bicicletta contro il bloqueo statunitense contro Cuba. Foto: Archivio

Ad oggi, più di 21.000 firme sostengono un’iniziativa del progetto “Puentes de Amor”  negli Stati Uniti, che esige al presidente Joe Biden di revocare le sanzioni contro Cuba e porre fine al bloqueo statunitense.

Il professore cubano-americano Carlos Lazo, uno dei promotori dell’azione, ha sottolineato la portata della petizione, che ora supera le 21.000 firme e “ne vogliamo di più”, ha detto.

Chiunque sia interessato a partecipare alla lettera aperta che auspica la fine delle sanzioni e dei blocchi, può farlo su www.puentesdeamor.com, ha convocato.

“Abbiamo ottenuto queste firme senza nessun tipo di propaganda e senza il supporto dei grandi media che non ne parlano, è come se volessero seppellire il fatto che persone da tutto il mondo puntano alla costruzione di ponti d’amore”, ha detto in un video sul suo account Facebook.

Oltre a chiedere la fine del bloqueo e le sanzioni che pesano sulla famiglia cubana, le richieste della lettera aperta a Biden includono la riapertura dell’ambasciata degli Stati Uniti a L’Avana e il ripristino del programma di ricongiungimento familiare, sospeso dall’ex presidente Donald Trump dal 2017.

Sostiene inoltre l’istituzione di “politiche tolleranti e umane nei confronti” di Cuba, consentendo alle compagnie aeree statunitensi di volare di nuovo sulle province dell’isola caraibica, autorizzando rimesse illimitate e incoraggiando le relazioni finanziarie e commerciali.

I firmatari chiedono inoltre che venga decretata la libertà degli statunitensi di viaggiare liberamente a Cuba e che siano incoraggiati gli investimenti economici e gli scambi scientifici e culturali tra le due nazioni.

Questa lettera ricorda che quando è iniziata la pandemia della COVID-19, il progetto “Puentes de Amor” ha fatto una richiesta a Trump per allentare le sanzioni contro l’isola, che aveva anche il sostegno di migliaia di persone in tutto il mondo.

Poi, la lettera continua: “abbiamo pedalato da Seattle a Washington DC per portare lì la nostra richiesta”.

Ma Trump non ha ascoltato, aggiunge il testo, e tutt’altro, “ha promosso fame e stenti in mezzo alla peste e ha stretto il cappio al collo dei nostri fratelli”.

La richiesta rivolta a Biden fa parte dell’iniziativa del gruppo Americans and Cubans Against the Embargo (Americani e cubani contro il boqueo), cui aderisce “Puentes de Amor”, secondo Lazo.

Questo professore cubano-americano ha sviluppato diversi progetti negli ultimi anni per promuovere un riavvicinamento tra i popoli di Cuba e degli Stati Uniti.

Molti dei suoi studenti hanno viaggiato con lui nell’isola caraibica e lì hanno incontrato l’amore dei cubani, come racconta sui suoi social network.

“Quindi non contate su di me per odiare”, scrive sul suo profilo Facebook, “so che l’amore è più potente dell’odio”.

(Con informazioni di PL)

traduzione di Ida Garberi

L’attivista cubano-americano Carlos Lazo, insieme ai suoi figli e collaboratori, all’inizio di un giro in bicicletta contro il bloqueo statunitense contro Cuba. Foto: Archivio.

1 Commento

Commento all'articolo
  1. Andrea / BastaconiblocchiUSA

    Gli USA sono il paese più terrorista e guerrafondaio del mondo, ha organizzato guerre e golpe in tutte le parti del mondo solamente per rubare risorse e piazzare basi militari. Il mondo civile deve obbligare gli USA a smettere con questa politica aggressiva e mortale.

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