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Cuba ricorda agli Stati Uniti i milioni di sfollati provocati dalle loro guerre

despalzadosIl cancelliere di Cuba, Bruno Rodriguez, ha ricordato che nel mondo 60 milioni di persone sono stati sfollati dalle guerre degli Stati Uniti.  

“Sono milioni quelli che soffrono le conseguenze dell’imperialismo e della sua industria militare”, ha scritto Rodriguez nel suo account in Twitter in allusione alla relazione “Creando rifugiati: spostamento causato dalle guerre degli Stati Uniti dal 2011”, pubblicato recentemente.

È un sistema che vende benessere mentre depreda le risorse del mondo, ha aggiunto il capo della diplomazia nell’isola.

La notizia dell’Università Statunitense di Brown ha situato la cifra di sfollati in 37 milioni di persone, ma ha considerato il numero come in difetto.

Potrebbe essere più vicino tra i 48-59 milioni, ha stimato il centro di alti studi con sede in Rhode Island.

Tale numero è più alto di qualunque altro sfollamento per conflitti dai principi del XX secolo (ad eccezione della Seconda Guerra Mondiale, dal 1939 al 1945).

Dopo gli attacchi dell’11 settembre 2001, l’allora presidente statunitense George W. Bush ha lanciato quella che ha denominato una guerra globale contro il terrorismo.

Come parte di quella crociata ha attaccato Afghanistan ed Iraq, questo ultimo perché avrebbe posseduto armi chimiche che non sono mai state incontrate.

I principali paesi nei quali le guerre scatenate dagli Stati Uniti hanno creato molti rifugiati sono l’Afghanistan, con 5,3 milioni di rifugiati, Iraq (9,2), Pakistan (3,7), Yemen (4,4), Somalia (4,2), Libia (1,2) e Siria, con 7,1 milioni.

da Prensa Latina

traduzione di Ida Garberi

foto: HispanTV

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