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Eusebio Leal: solo aspiro ad essere stato utile

EusebioRandyDi seguito pubblichiamo un post del direttore di Cubadebate, Randy Alonso Falcon, che ricorda l’immenso Eusebio Leal, che oggi ci ha lasciati, solo fisicamente.

Tre interviste con Eusebio, che conservo per sempre. Mi ha detto molte cose tremende. In particolare, ricorderò quello che segue, dell’ultima intervista:

“Senza la mia formazione cristiana, martiana e fidelista, non sarebbe stato possibile fare qualcosa oltre a quello che le mie forze umane o il mio stesso valore mi avrebbero permesso. Ho creduto sempre in questi valori etici. E nei momenti di molta sofferenza personale, e credimi che te lo dico di cuore, ed hai parlato tu dell’abbraccio, sai perché Randy?, perché quando tu hai cominciato nella Mensa Redonda, e salivamo per quella scala, e Fidel ha preparato quel salone per trasformarlo nello scenario di una grande battaglia che doveva essere per molti anni; quando l’abbiamo accompagnato di fronte all’ambasciata statunitense, fucile in mano, per dire ‘Ave, Caesar, morituri te salutant’, (quelli che stiamo per morire ti salutiamo); e siamo sopravvissuti”.

“Quelli che abbiamo avuto l’onore di vivere quell’epoca, e che come diceva un Generale dell’Esercito Libertador a sua figlia, l’insigne poeta Dulce Maria Loynaz: “Quando si ha vissuto una grande epoca od un grande tempo, uno vive prigioniero per sempre dentro di loro”; io vivo prigioniero per sempre dentro una grande epoca, e quando ti abbracciava un momento fa, ho abbracciato il mio amico, il giovane Randy, che ho visto cominciare lì questo lavoro, tremendo, di informazione, fino a vederla ora convertita in uno spazio indispensabile per la conoscenza equilibrata, sempre nella ricerca. Ti ho detto una volta: ‘Senti Randy, dei riassunti dovrai fare un libro, perché questi riassunti segnano gli intensi momenti che abbiamo vissuto’”.

“Effettivamente, quando non l’aspettavo, ho reagito, al colpo della malattia, va bene, mi ha ricordato che siamo esseri umani, che la vita è effimera e che l’importante è l’opera. Io non aspiro a nulla, non aspiro neanche a quello che chiamano la posterità; io non aspiro a niente, io solo aspiro ad essere stato utile. E chiedo perdono a tutti quelli che, durante la mia vita, nella ricerca necessaria di quello che ho creduto fosse la mia verità, ho potuto offendere; ed ai miei stessi errori che ho commesso con la passione giovanile di ogni uomo e di tutti i popoli che cercano le loro proprie strade. Io credo che alla fine l’ho trovata, e che quella luce che vedo ora, lì, in mezzo alle tenebre del tramonto, è finalmente la strada”.

dal facebook di Randy Alonso Falcon

traduzione di Ida Garberi

clikka qui per leggere le tre interviste in spagnolo: La Habana que vive en Eusebio Leal

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