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Minaccia militare degli USA contro Venezuela è un atto di estremismo

Vladimir Padrino

Vladimir Padrino

Il ministro venezuelano della Difesa, Vladimir Padrino, qualificò oggi le recenti minacce proferite dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, di attaccare militarmente Venezuela come un atto di pazzia e di supremo estremismo.  

“Questo è un atto di pazzia, un atto di supremo estremismo, c’è un’élite estremista che governa negli Stati Uniti, e realmente non so che sta succedendo o che succederà nel mondo, se è che sterminerà l’umanità, se è che ucciderà il pianeta o consumerà tutte le sue risorse naturali”, sottolineò il generale Padrino in una comunicazione telefonica col canale Venezuelana di Televisione.

L’alto ufficiale reagì alle dichiarazioni emesse questo venerdì da Trump, che assicurò che gli Stati Uniti hanno “molte opzioni rispetto al Venezuela, compresa una possibile opzione militare, se sarà necessaria”.

Secondo gli esperti, queste pericolose dichiarazioni del mandatario statunitense si considerano come un “castigo” per il governo bolivariano per non sospendere la convocazione dell’Assemblea Nazionale Costituente (ANC), la maggiore istanza di potere stabilita nella Costituzione venezuelana.

Gli Stati Uniti assunsero apertamente l’avanguardia degli attacchi dell’estrema destra nazionale ed internazionale contro questa nazione sud-americana, in questione da quando lo scorso 30 luglio più di otto milioni di cittadini scelsero l’ANC, sottolinea l’Agenzia Venezuelana di Notizie (AVN).

Una settimana fa, il sottosegretario nordamericano, Rex Tillerson, affermò che varie agenzie statunitensi “stanno studiando la forma di obbligare il presidente venezuelano, Nicolas Maduro, ad abbandonare il podere”.

“Stiamo valutando tutte le nostre opzioni politiche per vedere che cosa possiamo fare per creare un cambiamento di condizioni in Venezuela dove, o Maduro decida che non ha futuro e voglia andare via per volontà propria, o noi possiamo fare in modo che il governo ritorni alla sua Costituzione”, ha concluso Tillerson.

da Prensa Latina

traduzione di Ida Garberi

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