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Fidel, a tre mesi dalla sua partenza

marti_y_fidelIl giorno in cui si commemorava la partenza del Granma, esattamente in quello stesso giorno, come lui volle, sicuramente, Fidel partì alla ricerca di nuovi orizzonti di lotta.

L’ha fatto con la sicurezza che la semina realizzata durante la sua vita era già germinata. Che i suoi insegnamenti erano già imperituri. Che il capitalismo conduce l’umanità alla sua estinzione. Che solo il socialismo ed il comunismo erogheranno  condizioni per la sopravvivenza della specie umana. Che la lotta contro l’imperialismo è un battaglia che si combatte giorno per giorno, sotto forme diverse e che terminerà solo con la sconfitta definitiva del mostro. Che questo non ammetterà mai la sovranità, l’autodeterminazione e la felicità dei popoli. Che ricorrerà a qualunque risorsa per mantenerci sotto il suo giogo. Che il socialismo ed il comunismo sono per definizione internazionalisti e solidali, come lo è stata la Rivoluzione Cubana sotto la sua ispirazione. E così continuerà ad esserlo.

Per questo motivo Fidel vive in ognuna ed in ognuno che lotta senza riposo per un mondo migliore. E’ andato via ma vive tra noi come ispirazione, esempio, stimolo. Così come una volta se ne andò Bolivar, ed in quel momento certi uomini piccoli e mediocri dicevano che era andato via per sempre. Non si resero conto che sarebbe ritornato, solo che in un altra forma, “quando si sarebbe svegliato il popolo”, come lo disse la bella poesia di Pablo Neruda. Così andò via il Che, per poi ritornare dopo poco tempo ed essere presente in tutte le lotte esistenti in tutto il pianeta. Così è successo a Chavez, eterno nell’anima dei nostri popoli. E la stessa cosa succederà con Fidel, più presente che mai, solo in un’altra forma. Illuminandoci come la reincarnazione contemporanea del Don Chisciotte, quell’amante delle utopie realizzabili che viveva per “Sognare il sogno impossibile, lottare contro il nemico impossibile, correre dove i coraggiosi non hanno osato, raggiungere la stella irraggiungibile. Questo è il mio destino.” Oggi più che mai seguiremo sulla strada che ci hai segnalato, Comandante. Hasta la Victoria Siempre!

di Atilio Boron

da Rebelion

traduzione di Ida Garberi

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