Il ministro degli Esteri di Cuba denuncia che durante gli ultimi due anni gli Stati Uniti d’America hanno inasprito il bloqueo economico e finanziario imposto all’isola caraibica.
Nonostante le misure annunciate dal presidente Barack Obama il 17 dicembre 2014 e la sua dichiarate volontà ad impegnarsi in un dibattito con il Congresso per la rimozione del bloqueo, leggi e regolamenti che sostengono tale politica rimangono in vigore e trovano applicazione con il massimo rigore possibile da parte delle agenzie del governo degli Stati Uniti, in particolare dagli Uffici del Dipartimento del Tesoro e del Commercio», ha dichiarato il ministro degli Esteri cubano, Bruno Rodríguez, secondo quanto riportato da Cubadebate.
Il ministro ha poi reso noto che a causa di questa misura illegale, nei centri oncologici dell’isola di Santiago de Cuba e Camaguey, non è stato possibile sottoporre i pazienti a brachiterapia con la necessaria frequenza, a causa della mancanza di Iridio 192 necessario per la terapia.
Altro esempio di tale politica restrittiva applicata da Washington è dato dalla sanzione inflitta dall’ OFAC (Office of Foreign Assett Control) all’azienda statunitense Paypal – multa di 7.658.300 dollari – per ‘violazione delle norme contro Cuba e altre sanzioni’. Bruno Rodríguez confida che la risoluzione di condanna verso questo «bloqueo assurdo, illegale e moralmente insostenibile» degli Sati Uniti contro Cuba sarà sottoposta a votazione ai paesi membri delle Nazioni Unite il prossimo 27 di ottobre. Bisogna ricordare che per ben 24 volte l’Assemblea delle Nazioni Unite si è espressa, con maggioranze sempre più ampie, condannado l’embargo imposto dagli Stati Uniti contro Cuba e chiedendone la rimozione in base alle norme che regolano il Diritto Internazionale.
«La risoluzione parte da un aggiornamento del testo tradizionale – ha spiegato il ministro Bruno Rodríguez – presentato da oltre 20 anni e che ha ricevuto un sostegno schiacciante nell’Assemblea. Questo documento presenta come novità due paragrafi sul riprostino delle relazioni diplomatiche tra Cuba e gli Stati Uniti, pur rilevando con preoccupazione che le sanzioni economiche del bloqueo restano in vigore».