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Israele alberga nei suoi ospedali terroristi feriti che operano in Siria

Il Primo Ministro dell'Israele, Benjamin Netanyahu, ha reiterato il suo appoggio ai gruppi terroristici che operano in territorio siriano. Foto: SANA

Il Primo Ministro dell’Israele, Benjamin Netanyahu, ha reiterato il suo appoggio ai gruppi terroristici che operano in territorio siriano. Foto: SANA

L’Esercito di Israele ha trasportato due terroristi feriti in Siria in centri assistenziali in territorio occupato, appartenente allo Stato della Palestina, per dare loro attenzione medica.  

Secondo quanto pubblicato in Hispan TV questi spostamenti a centri di attenzione ubicati in territorio palestinese occupato si danno in mezzo a ritagli del preventivo che hanno provocato che alcuni civili con necessità di trattamento fossero respinti.

Cifre pubblicate dall’agenzia di notizie Sana rivelano che l’ospedale di Poria (al nord) ha trattato 153 terroristi; mentre il centro assistenziale di Zeif è servito a 444 terroristi feriti.

Da parte sua il Primo Ministro di Israele, Benjamin Netanyahu, ha reiterato il suo appoggio ai gruppi terroristici che operano in Siria poiché, secondo il suo concetto, gli obiettivi di questi gruppi armati coincidono con la posizione di Tel-Aviv.

L’Israele ha prestato servizio logistico al Fronte Al-Nusra, filiale di Al Qaeda in Siria in violazione alla Risoluzione numero 2170 della Convenzione sulla Separazione di Forze ed alle risoluzioni di lotta contro il terrorismo del Consiglio di Sicurezza.

Siria è vittima di un’offensiva finanziata dagli Stati Uniti e dagli alleati occidentali, il cui obiettivo è il rovesciamento del presidente Bashar Al-Assad.

L’Agenzia dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per i Rifugiati (ACNUR) calcola che da più di tre anni di guerra in Siria, il numero di rifugiati ha superato i tre milioni.

Questa cifra non comprende centinaia di migliaia di cittadini siriani che non si registrarono come rifugiati, né i 6,5 milioni di persone sfollate dentro il paese; questo significa che circa il 50% dei siriani si è visto obbligato a fuggire dalle sue case.

preso da Telesur

traduzione di Ida Garberi

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