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Grazie!: la prima parola di Fernando Gonzalez a Madrid

Foto: Ambasciata cubana a Madrid

Foto: Ambasciata cubana a Madrid

“La mia prima parola è: Grazie! che dirigo a tutti quelli che da qui in Spagna ci hanno dato respiro durante i miei 15 anni in prigione; alle migliaia di donne ed uomini che, in Spagna, hanno trovato nell’ingiustizia contro i miei quattro fratelli e contro di me, una causa per la quale lottare”, ha dichiarato Fernando Gonzalez Llort, lottatore antiterrorista cubano giusto al suo arrivo, passato il mezzogiorno di oggi, all’aeroporto di Madrid-Barajas “Adolfo Suarez” dove è stato ricevuto dall’Ambasciatore di Cuba in Spagna, Eugenio Martinez Enriquez.  

“Ed ora, vi chiedo umilmente, di continuare questa lotta, perché non sono libero fino a quando i miei fratelli, Gerardo, Antonio e Ramon, rimangano incarcerati”, ha aggiunto Fernando. “Ricorro al sentimento di giustizia degli spagnoli affinché non permettano che nostro fratello Gerardo, un uomo nobile, muoia in un carcere degli USA; affinché Antonio ritrovi la sua bella madre e la sua famiglia, affinché Ramon ritorni da sua moglie e dalle sue figlie.”

Fernando Gonzalez Llort, Vicepresidente dell’Istituto di Amicizia coi Popoli, rapidamente si è diretto ad un’intervista concordata con l’agenzia di notizie EFE, dove spiegherà i motivi della sua visita ed i dettagli del processo dei Cinque cittadini cubani, che sono stati imprigionati 16 anni fa negli USA, tre dei quali stanno ancora scontando lunghe condanne.

“E’ passato molto tempo. L’ora della libertà di Gerardo Hernandez, Antonio Guerrero e Ramon Labañino è adesso. Non avremmo mai dovuto andare in prigione e l’abbiamo fatto già durante 16 anni. Chiedo di fermare già questa ingiustizia”, ha concluso così Fernando queste sue prime dichiarazioni in territorio spagnolo.

con informazioni dell’Ambasciata di Cuba in Spagna

traduzione di Ida Garberi

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