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Cancelliere ecuadoriano denuncia spionaggio internazionale di massa

Ricardo Patiño

Ricardo Patiño

Il cancellier ecuadoriano, Ricardo Patiño, ha espresso la necessità di terminare con lo spionaggio internazionale che i paesi industrializzati realizzano contro “tutti i cittadini del mondo”.

In un’intervista pubblicata oggi da “La Republica”, Patiño –che ha appena partecipato qui nel XLV Vertice del Mercato Comune del Sud (MERCOSUR)- ha reiterato la condanna di questo blocco integrazionista contro lo spionaggio di massa.

“Chiediamo sicurezza giuridica per gli esseri umani, e loro (i paesi industrializzati) per i capitali”, ha aggiunto.

“I paesi industrializzati chiedono sempre sicurezza giuridica, quando trattano con i paesi meno sviluppati. Per chi? Per i capitali, sempre”, ha sostenuto.

“Chiedono sempre una sicurezza giuridica per i loro capitali, noi invece esigiamo sicurezza giuridica per le persone. I paesi latinoamericani, i paesi di minore sviluppo relativo, esigono che ci sia sicurezza giuridica per le persone. I paesi latinoamericani, i paesi di minore sviluppo relativo, esigono che ci sia sicurezza giuridica per noi stessi”, ha sottolineato.

Patiño ha sostenuto la necessità, per esempio, di che “il presidente boliviano Evo Morales non venga più offeso come hanno fatto, che le nostre comunicazioni non siano intercettate come stanno facendo”.

Il cancelliere dell’Ecuador ha detto che “ciò che è successo è una violazione in massa della privacy delle comunicazioni fra gli esseri umani nel mondo”.

Dopo insistere sul fatto che si tratta di una violazione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, ha indicato anche che è una violazione della libertà di espressione.

da Prensa Latina

traduzione di Ida Garberi

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