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La CELAC patrocina per il disarmo nucleare

La Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici (CELAC) ha ricordato il suo appoggio nelle Nazioni Unite al disarmo nucleare ed alla non proliferazione in tutti i suoi aspetti ed ha patrocinato per un pianeta libero da questo tipo di armamento.

Inoltre, ha fatto presente la minaccia che rappresenta la continua esistenza di armi nucleari ed il loro possibile uso o minaccia di uso ed ha sottolineato che l’unica garanzia contro questo pericolo è la totale eliminazione di questi artefatti.

La posizione della CELAC è stata esposta dal rappresentante permanente alterno di Cuba presso l’ONU, Oscar Leon, cominciando i dibattiti della commissione di Disarmo dell’organismo mondiale. Il diplomatico ha confermato l’appoggio del meccanismo regionale al “disarmo nucleare completo, trasparente, verificabile ed irreversibile” ed alla non proliferazione nucleare in tutti i suoi aspetti.

In seguito, ha fatto un appello agli stati membri dell’ONU a mostrare la necessaria flessibilità e volontà politica per avanzare nelle raccomandazioni per il nuovo ciclo di discussioni.

Leon ha ricordato la lunga tradizione di partecipazione dell’America Latina e dei Caraibi nelle questioni sul disarmo, tema che costituisce “un componente fondamentale negli sforzi per promuovere e mantenere la pace e la sicurezza internazionali.”

Al rispetto, ha affermato che questa regione è stata “la prima area densamente popolata nel mondo che si è dichiarata come Zona Libera da Armi Nucleari”, per mezzo del Trattato di Tlatelolco.

Ha inoltre sollecitato gli stati possessori di questi artefatti a ritirare tutte le loro riserve ai Protocolli di questo strumento ed a rispettare il carattere denuclearizzato della regione latinoamericana e caraibica.

In questa linea, ha affermato il dispiacere della CELAC per l’inadempimento dell’accordo sulla celebrazione di una conferenza internazionale per stabilire un’altra zona libera da armi nucleari e da altre di distruzione di massa, nel Medio Oriente.

Più avanti, ha respinto il perfezionamento e lo sviluppo di nuovi tipi di questi armamenti ed ha esatto l’eliminazione del loro ruolo nelle dottrine strategiche e nelle politiche di sicurezza.

“L’uso o la minaccia di uso di armi nucleari costituiscono un crimine contro l’umanità ed una violazione del diritto internazionale”, ha considerato il rappresentante della CELAC.

Allo stesso modo, ha confermato il compromesso di questa organizzazione regionale col Trattato di Non Proliferazione delle Armi Nucleari (TNP) e l’applicazione dei suoi tre pilastri fondamentali: disarmo nucleare, non proliferazione ed uso pacifico dell’energia nucleare.

Ininterrottamente, ha fatto presente il diritto inalienabile degli Stati a sviluppare l’investigazione, la produzione e l’uso pacifico dall’energia nucleare senza discriminazione ed in conformità con gli Articoli pertinenti del TNP.

preso da www.cubadebate.cu

traduzione di Ida Garberi

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