Notizie »

Correa ha inviato un messaggio di appoggio alla causa dei Cinque cubani

Il presidente dell’Ecuador Rafael Correa ha fatto arrivare alcune ore fa un messaggio speciale di appoggio alla causa per la liberazione dei Cinque eroi cubani condannati ingiustamente negli Stati Uniti.

La missiva, estesa anche a quelli che lottano da diverse parti del mondo contro il terrorismo, è stata fatta conoscere da Edgar Ponce, ambasciatore di questa nazione in Cuba, nella sessione plenaria del VIII Colloquio Internazionale per la scarcerazione dei Cinque, con sede nella provincia di Holguin.

Il diplomatico ha evocato le multiple occasioni in cui Correa ha chiesto in distinte tribune internazionali e nel suo proprio paese l’immediata liberazione di questi patrioti che soffrono ingiuste e crudeli condanne nell’Impero per il solo fatto di evitare azioni terroriste contro l’Isola.

Ponce ha spiegato che il mandatario ha espresso testualmente alcuni mesi fa a Quito che i fatti contro gli Eroi cubani rappresentano un attentato contro i diritti umani e che alberga la sua speranza che presto questa ingiustizia si risolva e che possano tornare alle loro famiglie.

Nel suo intervento, presso il Colloquio che concluderà questo sabato, il diplomatico ha sottolineato le diverse azioni che realizzano i Comitati di Solidarietà per i Cinque in Ecuador, dove ogni volta si sommano più forze esigendo la loro totale liberazione.

Tutto il mondo conosce, ha affermato, le bugie e l’accanimento della giustizia nordamericana contro la nobile causa che difendono Renè Gonzalez, Gerardo Hernandez, Antonio Guerrero, Ramon Labañino e Fernando Gonzalez.

Ecuador, ha sottolineato, con l’appoggio personale del suo presidente, moltiplica giornalmente le sue attività a beneficio del ritorno incondizionato alla loro Patria di questi Cinque prigionieri politici, detenuti ingiustamente da più di 14 anni.

preso da www.cubadebate.cu

traduzione di Ida Garberi

Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati. *

*