Le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia-Esercito del Popolo (FARC-EP) hanno denunciato oggi a L’Avana le pressioni della polizia contro una guerrigliera, minacciandola di toglierle la custodia dei suoi figli minori.
Con una dichiarazione pubblica realizzata dalla membro delle FARC-EP Viviana Hernandez, poco prima dell’inizio della terza giornata delle conversazioni di pace col Governo colombiano, i guerriglieri avvisano che le autorità pretendono strappare la custodia dei figli minori ad una guerrigliera chiamata Mireya se non denuncia o dà informazioni su un comandante insorto.
In questo senso, ha respinto a nome dello Stato Maggiore Centrale delle FARC-EP l’attuazione della polizia ed ha sollecitato i colombiani e le organizzazioni internazionali a proteggere i dirigenti rivoluzionari ed i leader sociali nel paese sud-americano.
Rappresentanti del Governo di Juan Manuel Santos e la guerriglia continuano oggi nel Palazzo delle Convenzioni il dialogo che cerca mettere fine a decadi di conflitto armato con un’agenda di cinque punti.
Il tema agrario domina le prime giornate dell’incontro, che ha Cuba e Norvegia come garanti.
Gli altri punti del programma del tavolo sono la partecipazione politica, la fine del conflitto, il flagello del narcotraffico e l’attenzione alle vittime di più di mezzo secolo di sanguinanti ostilità.
Le parti hanno espresso a L’Avana il loro compromesso col processo di ricerca della pace, dopo vari tentativi falliti in anni anteriori, durante amministrazioni previe a quella di Santos.
con informazioni di Prensa Latina
traduzione di Ida Garberi