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Esercito israeliano è pronto per l’invasione di Gaza

Foto: EFE

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L’Esercito di Terra di Israele ha finito i preparativi per un’eventuale operazione terrestre nella Striscia di Gaza, informa il servizio di stampa delle forze armate.

“La brigata di truppe aerotrasportate e la brigata di fanteria Givati ha finito gli ultimi preparativi per una possibile operazione terrestre. Le truppe sono pronte per entrare [a Gaza], se si decide che sarà necessario”, dice un comunicato nella pagina web del Ministero della Difesa.

Ore prima, l’Esercito israeliano aveva annunciato che cominciava la mobilitazione dei 16.000 riservisti che ha bisogno per l’operazione terrestre nella Striscia di Gaza.

Ieri, il Governo israeliano ha approvato la mobilitazione di 30.000 persone, fatto che ha dato luogo a speculazioni sulla possibilità che si stesse preparando una fase terrestre dell’operazione, per il momento limitata ad attacchi aerei.

“Come parte dell’operazione Colonna di Nuvola, le Forze di Autodifesa dell’Israele chiameranno 16.000 riservisti”, dice il comunicato dell’Esercito.

Nel frattempo mezzi locali informano sullo spiegamento di truppe terrestri vicino alle frontiere della Striscia di Gaza, includendo la brigata di fanteria meccanizzata Givati, una delle più sperimentate.

Questo venerdì Israele ha intensificato gli attacchi aerei e di artiglieria contro la Striscia di Gaza, come parte di “un’operazione antiterrorista” che è incominciata il passato 14 novembre. L’offensiva ha provocato attacchi palestinesi come risposta e vari razzi sono caduti nelle vicinanze dalla capitale israeliana.

Il conflitto ha causato già almeno 26 vittime mortali, tra queste 4 bambini e vari civili, e più di 100 persone sono risultate ferite.

Secondo il vice ministro degli Esteri israeliano, Daniel Ayalon, non rimangono più di 2 giorni prima che le sue truppe intervengano nella Striscia di Gaza.

In un’intervista concessa alla catena CNN, Ayalon ha assicurato: “Se vediamo durante le prossime 24- 36 ore che si lanciano ancora più missili contro di noi, credo che questa sarà la causa dell’invasione.”

“Non vorremmo entrare a Gaza, se non fosse necessario. Ma se loro continuano a sparare contro di noi, si lancerà un’operazione terrestre.”

Nel frattempo, migliaia di riservisti si sono incorporati già alle truppe israeliane. La stampa locale indica che la maggior parte di loro sono stati reclutati dalle truppe di ingegneria.

preso da www.cubadebate.cu

traduzione di Ida Garberi

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