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Denunciano un macabro spettacolo di accuse contro Cuba

Mezzi di stampa straniera e gli Stati Uniti tramarono un macabro spettacolo per accusare Cuba di avere commesso un assassinio politico, in un incidente di transito dove sono deceduti due cittadini del paese, denunciò oggi il quotidiano Granma.

Nell’editoriale “La verità e la ragione”, il giornale segnala che dal passato 22 luglio, i mezzi di comunicazione hanno pubblicato più di 900 informazioni e 120 mila messaggi sulle reti informatiche sul deplorevole incidente di transito successo quel pomeriggio, nel quale sono deceduti due cittadini cubani e risultarono feriti uno spagnolo ed uno svedese.

I più vociferanti della mafia annessionista di Miami accusarono Cuba di avere realizzato un assassinio politico, afferma il quotidiano, e segnala il candidato repubblicano negli Stati Uniti Mitt Romney, il Dipartimento di Stato ed il portavoce della Presidenza del Cile tra quelli che hanno chiesto un’investigazione trasparente.

Ricorda che una nota informativa del Ministero dell’Interno, pubblicata lo scorso 27 luglio, ha chiuso il passo a tali insinuazioni, con dichiarazioni irrefutabili di periti e testimoni oculari, compresi i due stranieri partecipanti nel tragico evento.

“È conosciuta la storia immacolata di una Rivoluzione che trionfò ed è stata difesa durante mezzo secolo senza una sola esecuzione extragiudiziale, senza un desaparecido, un torturato, un rapito, un solo atto terrorista”, espressa il testo.

Ugualmente, reitera che non è Cuba, bensì gli Stati Uniti, quelli che ostentano un vergognoso record in materia di assassini politici ed esecuzioni extragiudiziali.

Esistono molte evidenze inoltre, che il governo nordamericano continua cercando una politica di cambiamento di regime nella nazione, mediante il bloqueo economico, politico e mediatico e la sovversione. Granma emerge che presentando i fatti, il monopolio finanziario-mediatico, che tradizionalmente diffama Cuba, si concentrò nell’esaltare l’ipotetico “lottatore per la libertà” senza rispettare limiti etici né la morte di esseri umani.

Non può coprirsi il sole con un dito: a dispetto della censura e della manipolazione, è ben conosciuto che, nella nostra terra, la controrivoluzione è stata sempre ed è mercenaria. Sono volgari agenti che il governo degli Stati Uniti ed i suoi alleati pagano, riforniscono ed istruiscono. Tradiscono la loro Patria per pochi soldi, sottolinea l’editoriale.

Spiega che l’autista dell’automobile, Angel Carromero Barrios, non era precisamente un turista spagnolo, ma funge come vicesegretario generale di “Nuove Generazioni”, settore giovanile del Partito Popolare della Spagna, insieme a famosi anticubani, come l’ex presidente Josè Maria Aznar e Esperanza Aguirre, presidentessa della Comunità di Madrid.

L’altro passeggero era Jens Aron Modig, leader del Partito Democratico Cristiano Svedese, emulo dell’ultraconservatore “Tea Party” nordamericano, e presidente della sua Lega Giovanile, con nessi, tra altre organizzazioni anticubane, con l’Istituto Repubblicano Internazionale e vincolato a coloro che colpiscono il paese caraibico dalla destra nordica.

Sono arrivati a Cuba il 19 luglio, con visti da turisti, e dissimulatamente, in violazione del loro status migratorio, si invischiarono nettamente in attività politiche contro l’ordine costituzionale, come parte di un’operazione per portare finanziamento al controrivoluzionario Movimento Cristiano di Liberazione, che presiedeva Oswaldo Payá, uno delle vittime nell’incidente.

I due cittadini stranieri hanno ricevuto assistenza consolare. Lo spagnolo Angel Carromero Barrios sarà accusato di omicidio colposo, per il fatto di essere il conduttore del veicolo nella via pubblica. Lo svedese Jens Aron Modig ha potuto ritornare al suo paese, a dispetto delle attività illegali che realizzò ed alla violazione del suo status migratorio.

Solo tra il 2009 ed il 2012, il Dipartimento di Stato e l’Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAID) hanno ricevuto un presupposto pubblico di 75 milioni di dollari per programmi sovversivi contro Cuba, puntualizza Granma.

Al rispetto, il presidente cubano, Raul Castro, ha detto recentemente che gli Stati Uniti non cessano nel loro affanno di formare una quinta colonna in suolo patrio e nell’impiego di tecnologie innovative con fini sovversivi.

I gruppi più reazionari e violenti di Miami non desistono dai loro propositi di incitare il popolo alla ribellione contro il governo che, libero e sovranamente, ha scelto. Sognano di destabilizzare il paese, creare condizioni per ripetere quello che è accaduto in Libia od in Siria e provocare un intervento militare nordamericano, conclude il quotidiano.

con informazioni di Prensa Latina

traduzione di Ida Garberi

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