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Cuba: denunciano ritardo dell’FBI per investigare attentato a Miami

Dopo ben due settimane dall’attentato che ha distrutto un’agenzia di voli charter a Cuba nella città di Miami, in Florida, l’FBI non ha interrogato nessuno dei sospetti.

Un articolo del giornalista canadese Jean Guy-Allard, pubblicato sul quotidiano Granma, spiega che gli agenti dell’Ufficio Federale d’Investigazioni (FBI), incaricati di far luce sui fatti, non hanno ancora detenuto né interrogato nessuno.

Il testo ricorda che un dossier del Dipartimento dei Pompieri del municipio di Miami Coral Gables, confermò che l’incendio che ha distrutto gli uffici dell’Airline Brokers, specializzata in viaggi a Cuba, è stato premeditato.

Denuncia che il ritardo dell’FBI per investigare il caso si deve al legame di questo ufficio con i circoli che promuovono il terrorismo contro l’isola caraibica.

L’FBI tollera, addirittura, la presenza nel sud della Florida di noti gruppi terroristi come Alpha 66 e Comandos F-4, e sostiene vincoli con individui identificati per le loro attività di terrorismo, sottolinea Allard.

La proprietaria di Airline Brokers, Vivian Mannerud, dichiarò che la sua agenzia di voli è stata oggetto di “attività ostili dovuto alla natura dei suoi clienti”.

L’articolo spiega che Coral Gables, che ha come sindaco James Cason, un ex capo della Sezione d’Interessi degli Stati Uniti a Cuba, è un luogo di residenza di attivisti anticubani.

con informazioni di Prensa Latina

traduzione di Ida Garberi

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