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USA proibisce divulgare documenti sull’invasione di Playa Giron

La giudice federale Gladys Kessler ha rifiutato questo venerdì il sollecito di divulgare l’ultimo volume della relazione ufficiale della CIA sulla fallita invasione degli USA nella Baia dei Porci in Cuba, nell’aprile del 1961, ma i querelanti hanno detto che ricorreranno in appello.

Kessler ha emesso la sua decisione, dopo che il centro di investigazione indipendente “National Security Archive” (NSA) presentasse in aprile del 2011 una denuncia contro la CIA per ottenere la desclassificazione di tutta la “Storia Ufficiale dell’Operazione di Baia dei Porci”.

Il centro presentò la denuncia che coincideva col 50° anniversario dell’invasione, perché la CIA ha respinto un sollecito simile del 2005 per ottenere l’ultimo volume, scritto dallo storiografo dell’agenzia, Jack Pfeiffer, nel 1981 e che incorpora l’investigazione interna dell’operazione coperta.

L’agenzia di spionaggio divulgò solo al NSA i volumi I, II ed IV, ed allegò che il volume in disputa, il quinto, è protetto dal chiamato “privilegio del processo deliberativo, e pertanto esente di qualunque divulgazione.”

Nella sua decisione di 13 pagine, la giudice federale spiegò che la CIA è riuscita a dimostrare in forma “decisa e specifica” che la divulgazione del quinto volume, “pregiudicherebbe il processo deliberativo.”

Questo privilegio protegge il principio che i processi di dibattito interni negli organi del potere Esecutivo di un Governo sono esenti di divulgazione nelle liti civili o in petizioni di pubblicazione sotto la Legge di Libertà di Informazione.

Inoltre, “la rivelazione di una malacopia della storia implicherebbe il rischio della divulgazione pubblica di informazione storica imprecisa”, ha sottolineato Kessler, che accettò l’argomento della CIA, cioè che in definitiva si tratta di una “malacopia.”

Il direttore del Progetto di Documentazione su Cuba del NSA, Peter Kornbluh, ha detto che il suo gruppo soppeserà ricorrere la decisione della giudice, ed insieme continuerà “facendo pressioni sul Governo del presidente Barack Obama affinché convinca la CIA ad aderire alle norme di trasparenza” stabilite sotto il suo mandato.

L’obiettivo, ha insistito, è che “si ottenga la desclassificazione del volume in disputa”, perché questo “non contiene temi di sicurezza nazionale” ed è stato scritto più di 30 anni fa.

Il 17 aprile 1961, circa 1.500 esiliati anticastristi, allenati dalla CIA, parteciparono all’invasione della Baia dei Porci (Playa Giron), in un fallito sforzo per abbattere la Rivoluzione che aveva trionfato due anni prima.

Il volume offre una forte critica alla relazione dell’investigazione che a suo tempo scrisse il direttore generale della CIA, Lyman Kirkpatrick, sulla fallita operazione e che, secondo Kornbluh, “dimostra il rancore della CIA contro i suoi stessi ufficiali.”

“È qualcosa di più che evitare vergogna… la CIA non vuole che il pubblico veda questo volume”, ha concluso Kornbluh.

preso da www.cubadebate.cu

traduzione di Ida Garberi

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