Articoli su Playa Giron

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Fidel: oggi è un giorno glorioso che nulla o nessuno potrà cancellare dalla storia

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Il fatto che Playa Girón ritornasse nelle nostre mani, 66 ore dopo che gli esploratori della forza invaditrice calpestassero le coste della nostra patria, dimostra il vigore del fulminante contrattacco con cui gli invasori furono costretti a scontrarsi. Si lottò incessantemente giorno e notte senza un solo minuto di tregua. A 3 miglia, dalla costa, una ben allestita squadra statunitense, che includeva una portaerei e truppe di marines pronti a intervenire, osservava gli sviluppi della controfensiva rivoluzionaria ed il susseguersi dei fatti.

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Le battaglie di Girón

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Il bombardamento si è sentito in tutta la città. Proveniva dall’ovest della capitale. In fretta, i miliziani lasciavano le loro case e cercavano di raggiungere il luogo dove sembrava concentrarsi il pericolo maggiore. Dopo la rottura delle relazioni diplomatiche tra gli Stati Uniti e Cuba, era evidente che la minaccia di un’invasione incombeva sul paese. A L’Avana erano state attivate le misure di sorveglianza. C’erano pezzi di artiglieria installati in luoghi strategici. Negli edifici più alti i miliziani facevano la guardia. Il bombardamento degli aeroporti indicava che l’attacco era iniziato.

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Trump si vanta di ricevere un presunto premio dei mercenari cubani sconfitti a Playa Giron

Fidel Castro, Playa Larga, 17 aprile 1961

“Come un premio alla sconfitta” ha qualificato il cancelliere di Cuba, Bruno Rodriguez, l’onorificenza Baia dei Porci che si suppone sarebbe stata concessa al presidente statunitense, Donald Trump. “Qualunque onorificenza in #EEUU sulla Baia dei Porci è un premio alla sconfitta. Chi onora così il presidente, lo marca come un fallito”, ha sottolineato Rodriguez nel suo account di Twitter, in allusione all’orgoglio di Trump per questo premio, che rappresenta la fallita invasione mercenaria sull’isola in aprile del 1961.

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L’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba compie 59 anni dalla sua fondazione

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L’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba ha compiuto il fine settimana scorso 59 anni di fondazione, data che coincide con la vittoria del popolo cubano contro i mercenari che sono stati protagonisti dell’invasione statunitense di Playa Giron. In un comunicato emesso nella capitale italiana, l’organizzazione ricorda i giorni 17 e 19 aprile 1961, quando molti cittadini italiani sono scesi spontaneamente in piazza nelle principali città dal paese per manifestare la loro solidarietà con la Rivoluzione Cubana.

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Fidel Castro: “noi abbiamo scelto il socialismo perché è un sistema giusto”

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Fidel Castro: “Compagni operai e contadini: questo è la rivoluzione socialista e democratica degli umili, con gli umili e per gli umili. E per questa rivoluzione degli umili, con gli umili e per gli umili, siamo disposti a dare la vita.”

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Che Guevara: Playa Giron è un simbolo per i popoli oppressi

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Poco tempo dopo la fallita invasione della Baia dei Porci, il leader guerrigliero Ernesto “Che” Guevara, rappresentando il governo di Cuba, denunciava l’ipocrisia del governo degli Stati Uniti, durante il suo famoso discorso di Punta del Este. Così parlò il Che sugli eventi di Playa Giron

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Miliziano: “Sono qui oggi, aspettando per ciò che sia necessario”

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Nell’interminabile fila di quelli che aspettano di avvicinarsi al Memorial Josè Martì, da ben presto, alcune persone risaltavano tra i presenti: bambini un po’ inquieti, giovani con gran entusiasmo, e tra i non tanto giovani emergeva una persona molto peculiare.
Indossava un’uniforme di miliziano un pó consumata per l’uso, benché sembrasse impeccabile. Aveva inoltre, sulla tasca sinistra, un’immagine di Fidel. “Una foto di quel giorno memorabile in cui parlò al popolo da Città Libertà ed una colomba si posò sulla sua spalla.”

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Dossier segreto della CIA su Playa Giron svela guerra interna nell’agenzia

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La declassificazione di una parte della relazione segreta della CIA sull’invasione militare a Cuba provocata da una brigata mercenaria nel 1961, mise allo scoperto le lotte intestine dentro l’agenzia di spionaggio statunitense. Secondo David Barrett, professore di scienze politiche dell’Università Villanova, in Pennsylvania, la rivelazione del contenuto del volume V di questa investigazione, che si mantenne segreto per molti anni, ci permette di conoscere “la guerra interna dentro la CIA, su chi aveva la colpa del fallimento dell’invasione” a Playa Giron, dal 17 al 19 aprile 1961.

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La sconfitta dei mercenari a Cuba: Playa Girón

Il piano d’invasione armata fu approvato dal presidente statunitense Dwight D. Eisenhower, che il 17 marzo 1960 dispose il reclutamento di mercenari d’origine cubana, incaricati dello sbarco presso la provincia occidentale di Matanzas.

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Un’altra prova che gli USA continuano in guerra contro Cuba

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Il 22 aprile 1961 il presidente degli Stati Uniti, John Fitzgerald Kennedy, ha convocato il Consiglio di Sicurezza Nazionale ed ordinò all’assessore militare della Casa Bianca, Maxwell Taylor, che realizzasse un’autopsia del disastro di cui la CIA era appena stata protagonista a Cuba, fallendo nell’invasione mercenaria tentata nella Baia dei Porci, che è stata convertita nella prima sconfitta dell’imperialismo in America.