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Spie israeliane percorrono l’Iran alla ricerca di armi nucleari

Le forze speciali dell’Esercito israeliano hanno una base nel nord dell’Iraq, da dove periodicamente si infiltrano in territorio iraniano col fine di trovare evidenze che il suo programma nucleare si incentra nella produzione di armi, secondo i mass media.

Lo Stato ebraico sta utilizzando una base permanente nella regione irachena del Kurdistan, da dove porta a termine missioni d’intelligenza oltre frontiera in territorio iraniano, indica ‘The Sunday Times ‘.

Inoltre, aggrega che la missione d’intelligenza israeliana si svolge da vari anni, e che i suoi agenti mascherati da soldati iraniani, hanno realizzato prove di radioattività in differenti regioni sospettose della Repubblica Islamica.

D’accordo col giornale, basandosi su una relazione presentata dalle spia israeliane che si pensa abbiano visitato le installazioni in Iran, il suo programma nucleare è definitivamente diretto alla costruzione d’armi nucleari.

“Abbiamo scoperto recenti sforzi di pulizia, quello che potrebbe indicare che gli iraniani stanno tentando di occultare l’evidenza delle ogive, davanti ad una possibile visita degli esperti dell’Agenzia Internazionale di Energia Atomica”, segnalano le fonti del giornale.

Tel Aviv considera che un Iran con armi nucleari è una minaccia per la nazione ebraica, per questo che hanno sottolineato che se Teheran non desiste dal suo programma di arricchimento di uranio, potrebbe attaccarla quest’anno. Da parte sua, la Repubblica Islamica insiste che il suo programma nucleare ha fini pacifici, ma afferma che risponderebbe a qualsiasi attacco.

La finestra del dialogo si sta chiudendo

Mentre il presidente statunitense Barack Obama, ha sentenziato che la possibilità di risolvere il problema nucleare iraniano per via diplomatica “esiste ancora”, tuttavia, “la finestra si sta chiudendo”, menzionò Obama, dopo riunirsi a Seul, in Corea del Sud, col primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan.

Sottolineò anche che per il momento USA è riuscito a persuadere Israele affinché desista da attaccare le installazioni nucleari iraniane. Benché affermasse che la possibilità di un attacco militare è presente se l’Iran non rinuncia al suo programma nucleare.

Anteriormente, in una relazione presentata dal capo del Pentagono, Leon Panetta, indicò che attualmente l’Iran non è coinvolto in nessun programma per fabbricare armi nucleari. Tuttavia, menzionò la possibilità che un giorno potrebbe farlo, per questo che sollecitò la comunità internazionale ad aumentare le sanzioni sull’Iran per frenare il suo presunto programma nucleare.

preso da www.cubadebate.cu

traduzione di Ida Garberi

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