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Chavez: “proponiamo la creazione di una zona economica dell’ALBA”

Bandiere dei paesi dell'ALBA

Bandiere dei paesi dell'ALBA

I presidenti dell’Ecuador, Rafael Correa, e della Bolivia, Evo Morales, confermarono la loro partecipazione nell’Incontro dell’Alleanza Bolivariana per i Popoli della Nostra America (ALBA) che si prevede realizzare la prossima domenica 5 febbraio, a Caracas.

Questa informazione la fece conoscere il mandatario durante il suo programma Aló, Presidente, che si trasmette dall’Unità di Proprietà Sociale (UPS) Generale Ezequiel Zamora, nello stato pianeggiante di Barinas (sud-occidente).

Chavez espresse che non hanno ancora confermato la loro partecipazione i mandatari del Nicaragua, Daniel Ortega, e di Cuba, Raul Castro, tra gli altri.

Anticipò inoltre che un gruppi di paesi latinoamericani e caraibici ha sollecitato la sua incorporazione a questo blocco regionale.

Il passato venerdì, Chavez annunciò come data probabile per la riunione dell’Alleanza la domenica 5 febbraio, nella quale si aspetta che il Venezuela proponga la creazione di una zona economica comune.

“Proponiamo la creazione di una zona economica dell’ALBA”, ha detto Chavez.
L’Incontro dei capi di Stato dell’ALBA a Caracas è stata decisa nel marzo dell’anno scorso in una riunione che il Consiglio Economico del meccanismo multilaterale, incoraggiata dai ministri degli Esteri dei paesi del blocco, celebrata allora in Ecuador.

In quell’opportunità si annunciò che i governanti passerebbero in rivista i temi relazioni col Sistema Unico di Compensazione Regionale (SUCRE), il Trattato di Commercio dei Paesi (TCP) che spinge il gruppo, la situazione della Banca dell’ALBA ed il rinvigorimento delle imprese “Gran nazionali” costituite nel blocco regionale.

L’ALBA è un meccanismo di integrazione in base a principi come la complementarietà e solidarietà che incominciò nel 2004. È conformato da Cuba, Bolivia, Nicaragua, Dominica, San Vicente e le Granadine, Ecuador, Antigua e Barbuda e Venezuela.

preso da www.cubadebate.cu

traduzione di Ida Garberi

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