Articoli su Stati Uniti

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Contro la notte oscura, come un golpe d’amore

Fidel-Castro

Sarebbe esploso di indignazione davanti all’assalto dell’oligarchia e dei militari contro il processo di cambiamento nella Bolivia di Evo Morales, seguirebbe giornalmente la lotta popolare che sfida i dettami neoliberali in Cile, che è ritornato, da nord a sud, ai tempi di Salvador Allende, e condividerebbe la verticalità dell’immensa maggioranza dei venezuelani, sotto la conduzione di Nicolas Maduro e sotto l’ispirazione del suo amico affettuoso Hugo Chavez, per non cedere alle appetenze imperiali ed ai suoi lacchè.

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Presentano relazione che rivela i piani per abbattere Evo Morales

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Il Centro Strategico Latinoamericano di Geopolitica ha pubblicato la relazione degli Stati Uniti e la costruzione del golpe contro Bolivia, dove si parla degli interessi relazionati con Washington, che hanno lavorato per abbattere l’ex presidente Evo Morales. Tra i temi che si abbordano in questa analisi si trovano perfino i mezzi di comunicazione boliviani, statunitensi ed europei che hanno denunciato la frode nelle elezioni generali del 20 ottobre, prima di terminare il conteggio, e dove accusavano Morales di essere un dittatore.

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Bolivia, il generale golpista Kaliman fugge negli USA con un milione di dollari

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Il generale golpista che chiese le dimissioni del Presidente Evo Morales, Williams Kaliman, è fuggito negli Stati Uniti con un milione di dollari dato dall’incaricato d’affari dell’ambasciata yankee in Bolivia. Appena 72 ore dopo il colpo di Stato Williams Kaliman se ne andava negli Stati Uniti senza sapere esattamente quale Stato l’avrebbe nascosto dopo aver preso un milione di dollari. Bruce Williamson, incaricato d’affari dell’ambasciata degli Stati Uniti a La Paz aveva consegnato un milione di dollari a ciascun capo militare e cinquecentomila a ciascun capo della polizia.

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Senza quorum, Jeanine Añez si dichiara presidentessa di Bolivia

Jeanine Añez

Senza contare sul quorum necessario, la senatrice di opposizione Jeanine Añez ha assunto oggi la presidenza della Camera Alta e si è dichiarata presidentessa interina di Bolivia, dopo il golpe di stato ad Evo Morales. Ma il gruppo del Movimento Al Socialismo (MAS) non era presente nella sessione, perché hanno chiesto garanzie per assistere, con lo scopo di lavorare in un’uscita costituzionale. Su molti di loro pesano minacce di morte ed altri non sono arrivati per i blocchi delle strade.

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Il golpe in Bolivia: cinque punti importanti

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La tragedia boliviana insegna con eloquenza varie lezioni che i nostri popoli e le forze sociali e politiche popolari devono imparare e registrare nelle loro coscienze per sempre. Qui, una breve enumerazione, sulla marcia, e come preludio di un discorso più dettagliato nel futuro.

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Bruno Rodriguez: “Ringraziamo quelli che hanno espresso il loro rifiuto al bloqueo contro Cuba”

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Una contundente vittoria è quella ottenuta oggi dalla maggiore delle Antille nell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite che per 187 voti a favore, 3 contrari e 2 astensioni ha approvato la risoluzione “Necessità di mettere fine al bloqueo economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti d’America contro Cuba.” Stati Uniti ed Israele hanno ripetuto quest’anno il ruolo dei paesi che si oppongono alla risoluzione, duo al quale si è incorporato il Brasile di Bolsonaro. Si sono astenuti Colombia ed Ucraina. Moldova non ha esercitato il suo diritto al voto.

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Nave da crociera tedesca MS Hamburgo ancora a L’Avana

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Con circa 600 turisti a bordo è arrivata mercoledì la nave da crociera tedesca MS Hamburgo al porto de L’Avana, segnando così il principio della stagione di crociere che arrivano a Cuba, provenienti dall’Europa. In dichiarazioni dei funzionari dell’impresa Cubatur alla televisione nazionale, abbiamo saputo che i passeggeri visiteranno Cayo Largo del Sud, Maria la Gorda, a Pinar del Rio e le città di Cienfuegos, Trinidad e Santiago di Cuba.

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Fidel: “Un popolo che non tremò nella Crisi di Ottobre”

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L’installazione di missili nucleari sovietici a Cuba 57 anni fa scatenò la peggiore crisi di tutta la Guerra Fredda. Il 22 ottobre 1962, il presidente statunitense, John F. Kennedy, annunciò pubblicamente l’imposizione del blocco navale a Cuba e mise le forze statunitensi in stato di allerta massima, dando inizio alla Crisi di Ottobre.

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La Compagnia General Electric pagherà una multa milionaria a causa del bloqueo di Washington contro Cuba

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L’accusa è venuta alla luce mentre il governo del repubblicano Donald Trump sta adottando misure destinate a rinforzare l’assedio economico, commerciale e finanziario contro Cuba, in vigore da 60 anni. Attraverso una nota ufficiale il Dipartimento del Tesoro statunitense ha comunicato che la compagnia General Electric (GE) dovrà pagare una multa di due milioni 718 mila 581 dollari per presunte violazioni relazionate al bloqueo di Washington contro Cuba.

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Trump resuscita il TIAR

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Consumata la leadership del fantoccio Juan Guaidò e finita la tappa della macchinazione del golpe di Stato contro il governo costituzionale e legittimo di Nicolas Maduro, lo scorso 11 settembre l’amministrazione Trump ha deciso di iniziare una nuova fase della sua politica di cambiamento di regime in Venezuela, e con appoggio del Brasile ha usato Colombia per attivare il Trattato Interamericano di Assistenza Reciproca (TIAR) nell’Organizzazione degli Stati Americani (OSA).