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Siria respinge l’aumento dei poteri dell’OPAC

opacLa cancelleria siriana ha respinto oggi una risoluzione impulsata da un gruppo di paesi occidentali che permette l’ampliamento dei poteri dell’OPAC e con ciò la politicizzazione di questo organismo.

In un comunicato, il Ministero delle Relazioni Estere e degli Espatriati ha indicato che la misura facilita anche l’uso di questo meccanismo come schermo per effettuare attacchi militari contro Stati sovrani.

In una conferenza dell’OPAC, mercoledì scorso, i paesi membri della Convenzione sulla Proibizione delle Armi Chimiche hanno sottoscritto un accordo che autorizza questo organismo ad identificare i responsabili dell’uso di questo tipo di mezzi letali.

Davanti a questa situazione, il governo siriano ha espresso che tale decisione contraddice le disposizioni della Convenzione sulla Proibizione delle Armi Chimiche.

Ha segnalato inoltre che la stessa costituisce un pericoloso precedente nel sistema internazionale, concedendo ad un’organizzazione tecnica come l’OPAC facoltà per effettuare investigazioni penali e legali che non gli competono, per determinare la responsabilità per l’uso di sostanze chimiche.

In un’altra parte del comunicato, la cancelleria siriana ha affermato nuovamente la sua profonda preoccupazione per i metodi di ricatto e minacce adottati dal gruppo dei paesi occidentali contro Siria approvando l’illegittima risoluzione, promossa con meno della metà degli Stati membri dell’OPAC.

La condanna di Siria e di altri paesi come Russia contro l’ampliamento del mandato dell’OPAC è emessa dopo pochi mesi che l’alleanza occidentale Stati Uniti, Regno Unito e Francia ha lanciato degli attacchi con più di un centinaio di missili contro diversi obiettivi di questo paese arabo.

Questi Stati hanno affermato, senza nessuna verifica previa, che l’esercito siriano era responsabile di un attacco con armi chimiche contro la popolazione civile della città di Duma, nelle vicinanze di Damasco, fatto smentito con prove evidenti dalle autorità siriane e russe.

D’accordo col Governo e con i supervisori dell’OPAC, Siria ha distrutto nel 2013 tutto il suo arsenale di armi chimiche.

da Prensa Latina

traduzione di Ida Garberi

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