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Imprenditori brasiliani interessati a vendere alimenti al Venezuela ed accettare il “petro” come forma di pagamento

petro_bandera_brazoPaesi come Polonia, Danimarca, Honduras, Norvegia, Vietnam e nazioni dell’Asia, hanno manifestato il desiderio di esportare a Venezuela titoli nell’area dell’alimentazione e nella medicina che saranno pagata “con ‘petro’ per l’ordine di 435 milioni di dollari americani.”  

Essendo questa criptomoneta la prima ad essere appoggiata da un governo e per 5.342 milioni di barili di grezzo del campo numero 1 del Blocco Ayacucho della Fascia Petrolifera dell’Orinoco, il ministro ha indicato che con questa moneta Venezuela potrà resistere il blocco finanziario.

L’informazione la fece conoscere il ministro per il Commercio Estero ed Investimento Straniero, Josè Vielma Mora in un incontro con investitori stranieri.

“Oggi ho ricevuto un gruppo di aziende brasiliane che vogliono investire nel nostro paese 300 milioni di dollari americani, in una prima tappa di 100 milioni “, ha affermato.

Vielma Mora ha sottolineato che l’ente ministeriale conta con tre possibilità per fortificare e consolidare l’investimento straniero, ed in questo modo lavorare col settore privato del paese per così risolvere la situazione attuale.

“Noi dobbiamo prepararci, incominciare a produrre, unirci tra venezuelani, e stare al lato del settore privato che stanno accompagnandoci e ci hanno aiutati. Abbiamo un gruppo di aziende, di industrie che vogliono appoggiare il paese”, ha concluso.

da Aporrea

traduzione di Ida Garberi

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