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Timoleon Jimenez, capo delle FARC: vogliamo dare una soluzione al conflitto senza morti

Timoleon Jimenez

Timoleon Jimenez

Il leader guerrigliero Timoleon Jimenez assicurò oggi, in un’intervista a Radio Caracol, che le FARC-EP analizzano le opinioni dei colombiani sull’accordo col governo, che contiene le misure e le riforme necessarie per terminare con il conflitto e costruire la pace.

Dal 3 ottobre, un giorno dopo il plebiscito, “i delegati governativi e delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia-Esercito del Popolo (FARC-EP), stiamo ascoltando le inquietudini, i criteri dei cittadini e studiando alternative, credo che presto avremo buone notizie”, sottolineò il massimo capo di questo gruppo insorto.

Nonostante considerò inappropriato modificare punti del patto come quello della giustizia di transizione che -ricordò – è stato minuziosamente costruito e riveduto nuovamente nel tavolo delle conversazioni de L’Avana.

“Una dilazione può danneggiare gravemente il processo di pace, ci sono forze interessate in che questi sforzi possano fallire ed una delle forme per ottenerlo è usare delle strategie dilatatorie”, ha messo in allerta.

“Alcuni dei patti sono in una tappa di implementazione e compimento, tra questi il cessate il fuoco bilaterale, che è in vigore da agosto, e sicuramente sarà mantenuto, perché noi non vogliamo tornare alla lotta armata”, enfatizzò il comandante delle FARC-EP.

Secondo lui, la sconfitta ottenuta nel plebiscito ha permesso di correggere alcuni errori come l’insufficiente lavoro pedagogico fatto sull’accordo.

Stiamo ascoltando quelli che hanno detto NO, ma anche quelli che hanno detto SI. La pace non ha nessuna possibilità di fare retromarcia, ha sentenziato.

Secondo Jimenez, l’organizzazione guerrigliera sta applicando “un’autocritica” perché durante la negoziazione che si estese da novembre del 2012 fino all’agosto scorso, si doveva ottenere una maggiore partecipazione dei settori politici e sociali.

Jimenez ha insistito che l’accordo “è già stato firmato ed ha sostentamento giuridico” e che il problema dopo il plebiscito è più di tipo politico per il governo.

D’altra parte, il capo della guerriglia reiterò che le FARC-EP sono ottimiste con l’annuncio del governo e della guerriglia dell’Esercito di Liberazione Nazionale (ELN) di installare il 27 ottobre a Quito un tavolo di negoziazioni.

Inoltre, si congratulò di nuovo con Santos per essere stato premiato col Premio Nobel della Pace e qualificò come “un gesto molto nobile” il condividerlo con le vittime del conflitto armato.

“Non mi hanno invitato alla cerimonia di consegna del Nobel. Se mi invitano, vedremo”, ha detto Jimenez, dopo sottolineare che il premio “è un riconoscimento per il popolo colombiano.”

con informazioni di DPA

traduzione di Ida Garberi

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