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Gli USA ed Israele firmano importante accordo militare

Tanques-israelíes-580x348Gli Stati Uniti ed Israele hanno firmato oggi un accordo di cooperazione in materia di sicurezza attraverso il quale gli USA concederanno un aiuto di 38.000 milioni di dollari allo Stato ebreo per finanziare la sua difesa tra il 2019 ed il 2028.  

La firma ufficiale è stata fatta nel Dipartimento di Stato in una cerimonia nella quale hanno partecipato l’assessore della Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, Susan Rice; il sottosegretario di Stato per Temi Politici, Thomas Shannon, ed il capo in funzioni dell’Agenzia israeliana di Sicurezza Nazionale, Jacob Nagel.

Rice qualificò l’accordo come “senza precedenti” riaffermando “la relazione indistruttibile” con Israele, e disse che permetterà allo Stato ebreo di avere “la capacità di difendersi da solo.”

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu dichiarò che “questo accordo storico tra gli Stati Uniti ed Israele -disse Netanyahu in un comunicato – è il pacchetto di aiuti più grande che gli Stati Uniti garantiscono ad un altro paese.”

“Ci permetterà di sviluppare la nostra forza militare e continuare a migliorare
le nostre difese antimissilistiche”, aggregò il premier.

Da parte sua, Nagel rimarcò che gli USA “non hanno un migliore amico che Israele” e sottolineò che il patto rinforza “la relazione solida come una pietra” tra tutti e due i paesi.

Gli USA ed Israele stavano negoziando questo nuovo accordo dalla fine del 2015 ed il paese nordamericano apporterà un totale di 38.000 milioni di dollari in assistenza militare, tra questi 5.000 milioni affinché Israele possa sviluppare sistemi di difesa antimissili.

L’accordo supera abbondantemente quello di 30.000 milioni che fu vigente nella decade passata.

Ma la cifra è minore di quella sollecitata da Netanyahu, all’inizio delle negoziazioni che sperava arrivare ai 4.500 milioni di dollari annuali (circa 45.000 milioni in totale per una decade), però il presidente statunitense, Barack Obama, si è rifiutato, così si sono allungate le conversazioni.

da Cubadebate

traduzione di Ida Garberi

foto: Taringa

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