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Timoleon Jimenez, FARC-EP: che questo sia l’ultimo giorno di guerra

dialogos-de-paz-5-580x375Che questo sia l’ultimo giorno della guerra in Colombia, espresse oggi qui il leader massimo delle FARC-EP, Timoleon Jimenez, durante la cerimonia di firma di importanti accordi col Governo del suo paese.  

La nazione colombiana volterà le spalle a quelli che continuano a convocare l’olocausto, espresse davanti ai presidenti ed ad altre alte autorità internazionali che si riunirono a L’Avana per presenziare alla firma di questi patti, tra loro quello del cessate il fuoco e delle ostilità bilaterale e definitivo.

D’accordo con Jimenez, è molto vicina la firma dell’accordo che metterà fine al conflitto e darà una pace stabile e duratura alla nazione sud-americana, che avrà in questo fatto la sua maggiore opportunità per concentrarsi sulla giustizia sociale.

Manifestò che l’insorgenza è chiamata fin da adesso a svolgere un importante ruolo in onore della pace, la riconciliazione e lo sviluppo del paese, perché può mettere la sua infrastruttura e le sue risorse al servizio delle comunità e delle sue necessità.

Dopo dedicare un momento per riconoscere il prezioso apporto dato a questo processo di pace dal leader della Rivoluzione bolivariana del Venezuela, lo scomparso presidente Hugo Chavez, il leader guerrigliero affermò che quanto raggiunto questo giovedì è il frutto di un dialogo serio tra le due parti.

Necessitiamo che nel nostro paese si produca una definitiva riconciliazione, basta già della violenza, mirò Jimenez, che considerò che per raggiungere questo proposito si richiede una gran divulgazione e la capacità di infondere una coscienza di quanto pattuito a L’Avana.

Le FARC-EP hanno compiuto in maggio 52 anni di resistenza guerrigliera ed oggi siamo più vicini che mai alla pace, indicò.

Ricordò che per decadi si investirono migliaia di milioni di dollari del presupposto della nazione sotto l’argomento del conflitto armato, ma fin da adesso, queste risorse potranno destinarsi a propositi più sani.

Allo stesso tempo, riconobbe che niente si otterrà facilmente o rapidamente, per questo che i principali beneficiari degli sforzi attuali saranno le generazioni future, per questo motivo estendiamo la mano alla gioventù che è convocata a costruire il nuovo paese.

I patti di questa giornata sono vincolati con temi chiave per la fine del conflitto, e costituiscono il principale avanzamento realizzato fino al momento nel processo.

da Prensa Latina

traduzione di Ida Garberi

foto: Ladyrene Perez, Cubadebate

 

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