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Salim Lamrani difende nel suo libro la verità di Cuba

Gerardo e Salim durante la presentazione

Gerardo e Salim durante la presentazione

La verità di Cuba è poderosa, per questo motivo i grandi mezzi si rifiutano di dargli voce, assicurò oggi qui il ricercatore francese- algerino Salim Lamrani, durante la presentazione del suo libro più recente sulla realtà di questa nazione.

“Cuba palabra a la defensa!”, della Casa Editrice Josè Martì, riunisce interviste realizzate a figure importanti di questo Dottore in Studi Iberici e Latinoamericani dell’Università di Parigi.

Durante la presentazione del testo nella Fiera Internazionale del Libro a L’Avana, Salim criticò la posizione dei grandi mezzi ed i loro articoli di parte, quando presentano solo un viso od una sola voce.

Molti chiedono che Cuba cambi e dimenticano che questo è un paese indipendente e sovrano, pertanto, le condizioni del suo sistema politico non sono negoziabili, mirò.

Parlò anche della retorica di Barack Obama ed i suoi atti, perché lui ha la potestà per smantellare il 90% delle sanzioni economiche senza necessità dell’approvazione del Congresso, segnalò l’investigatore.

Questa è la realtà che i mezzi non presentano ed inoltre, negano la parola a Cuba affinché possa difendersi.

Dal momento che non lasciano a Cuba la possibilità di esprimersi e di dire la sua verità né i suoi punti di vista, decisi di redigere queste interviste, contò il professore della Sorbona.

Il Governo de L’Avana espresse sempre la sua disposizione ad avere relazioni pacifiche e normali con gli Stati Uniti, se questo rispettava la sua sovranità, ricordò.

Ma la stampa occidentale sembra dimenticare come questa nazione fu il bersaglio di una guerra politica, economica, diplomatica e mediatica, aggiunse.

Cuba vive sotto assedio da più di mezzo secolo ed è stato il bersaglio di molte azioni terroristiche. Ancora oggi sono vigenti sanzioni economiche, nonostante le dichiarazioni di Obama su un cambiamento di politica.

In Occidente sempre si siede questa isola nel banco degli accusati e nei dibattiti sulla sua realtà si omette sistematicamente la presenza dei cubani, denunciò Lamrani.

Il prologo del volume è stato a carico di Gerardo Hernandez Nordelo, uno dei Cinque cubani che è stato prigioniero negli Stati Uniti per cercare di evitare azioni violente contro il suo paese.

A suo giudizio, il libro di Salim Lamrani è un’opera di lettura facile ed amena, dove si transita per i sentieri della storia che ci conducono all’interessante e complesso scenario della Cuba di oggi.

Mariela Castro, Abel Prieto, Eusebio Leal, Miguel Barnet, Alfredo Guevara sono alcuni dei cubani intervistati.

Include anche conversazioni con l’ex presidente del Guatemala, Alvaro Colom, l’attuale assessore della presidenza francese per i temi latinoamericani Jean Pierre Bel e con Wayne Smith, che è stato capo della sezione di interessi degli Stati Uniti a Cuba durante il mandato di Jimmy Carter.

da Prensa Latina

traduzione e foto di Ida Garberi

Portada del libro con foto di Roberto Chile

Portada del libro con foto di Roberto Chile

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