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Protestano in Ecuador contro visita del presidente turco Erdogan

Circa trenta persone hanno protestato ieri qui contro la presenza in Ecuador del presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, che realizzò una visita ufficiale nel paese sud-americano.  

I manifestanti, in maggioranza giovani, si riunirono nelle vicinanze dell’Istituto degli Alti Studi Nazionali (IAEN), dove il mandatario turco dettò una conferenza, ed inalberarono cartelli dove accusavano Erdogan di amare il gruppo terroristico conosciuto come Isis.

La Polizia ecuadoriana disperse la piccola concentrazione in mezzo ad alcuni scontri violenti, secondo le immagini mostrate dalla televisione locale.

Il legislatore per il governante Alleanza Paese e membro del Partito Comunista dell’Ecuador, Diego Vintimilla, ha detto, da parte sua, che è stato colpito dalla sicurezza turca quando cercò di intercedere per evitare che aggredissero una manifestante.

“La sicurezza turca mi colpì per esigere che smettessero di aggredire una compagna nell’IAEN”, assicurò il membro dell’assemblea attraverso il suo account nella rete sociale Twitter, dove pubblicò delle foto dove si vedono una delle sue mani insanguinata ed un braccio con lividi.

Erdogan arrivò ad Ecuador come parte di un viaggio sud-americano che ha incluso Cile e Perù.

A Quito, il mandatario è stato ricevuto con gli onori di un capo di Stato da Correa con chi si riunì e dopo offrì una conferenza stampa per annunciare gli accordi raggiunti in materia di turismo, sicurezza e commercio.

Oggi, il cancelliere Ricardo Patiño annunciò che l’Ecuador reclamerà presso Turchia per l’attuazione assolutamente ingiustificata dei suoi agenti di sicurezza in una protesta contro la visita del presidente Erdogan.

“Presenteremo una nota energica di protesta per l’attuazione della sicurezza turca”, assicurò Patiño in una conferenza stampa offerta in questa capitale.

da Prensa Latina

traduzione di Ida Garberi

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